Domenica gara dal sapore speciale per Eugenio Corini. Al “Renzo Barbera” arriverà il Chievo, squadra allenata per circa due anni alla sua prima esperienza in serie A, contro il quale domenica è chiamato a non fallire.
Dall’altra parte ci sarà il Palermo, reduce dall’ottava sconfitta in campionato che vuol tornare alla vittoria soprattutto davanti il proprio pubblico. Quel pubblico che accoglierà il suo beniamino e capitano indimenticato stavolta nei panni di allenatore. Panni che il tecnico di Bagnolo Mella, a detta di Zamparini, ha sempre sognato di vestire: «Tornare da noi era il suo sogno, la prima volta che l’ho chiamato mi ha detto che “finalmente era l’ora…”. Mi ha convinto e mi auguro di intraprendere con lui un cammino lungo e positivo». Queste sono state le parole del patron nei suoi confronti.
Il numero uno di viale del Fante ha poi ricordato i trascorsi di Corini proprio con la cravatta del Chievo Verona: «La prima volta che subentrò al Chievo era in una situazione simile di classifica e riuscì a salvarsi con qualche giornata d’anticipo. Spero proprio che si ripeta». Era il novembre del 2013 quando Corini tornato alla guida dei clivensi, dopo un primo esonero, subentrato a Sannino rilevò la squadra nelle zone basse della classifica, salvandola la penultima giornata.
Se anche a Palermo la sua avventura avrà lo stesso epilogo non lo sappiamo ancora, ma di certo il suo ritorno sembra aver riportato entusiasmo nell’ambiente. Non solo i tifosi, anche la squadra sembrerebbe beneficiare della sua presenza. A Firenze un accenno di scintilla si è vista. Domenica avrà davanti il suo passato ed è chiamato alla vittoria per far sorridere, per la prima volta in casa, il suo presente.