Serie D, è un Trapani tutto nuovo: «Tornerà nel posto che merita»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Trapani che si appresta a cominciare la nuova stagione.
Sarà un Trapani tutto nuovo quello presentato ieri dal presidente Marco La Rosa. Una discontinuità quasi netta con quello che lo scorso anno ereditò il titolo di serie D dal Dattilo di cui era presidente Michele Mazzara, adesso vice presidente col 30 per cento delle quote. Nuovo quindi il presidente, già vice presidente del Giarre, nuovo il direttore generale, Graziano Strano, reduce dalla promozione in D col Ragusa, nuovo il direttore sportivo, Agatino Chiavaro, proveniente dall’Acireale, nuovo anche l’allenatore, Alfio Torrisi, che ha lasciato il Paternò per sedersi sulla panchina granata. Nuovo, ma fino a un certo punto, il responsabile dell’aria tecnica, Peppe Carbonaro, anche uomo simbolo con i suoi 43 gol segnati dal 2007 al 2009 in maglia granata.
Determinazione Organigramma dunque dall’impronta catanese ma animato da una gran voglia di far bene a Trapani: «Io vivo di passione – le parole del presidente La Rosa – e quando l’amico Mazzara mi parlò di questo progetto me ne innamorai subito conoscendo il blasone e la tradizione di una piazza come quella trapanese. Non nascondo che dopo ho avuto proposte analoghe, anche importanti, di realtà al di qua e al di là dello Stretto, ma quando do una parola intendo sempre mantenerla. E poi mi stimola il proposito di far tornare il Trapani nel posto che merita, di riaccendere l’entusiasmo dei tifosi. Niente proclami che lasciano il tempo che trovano. Faremo però un investimento importante, accelerando il più possibile il processo di crescita della società, facendo tesoro degli errori, con l’obiettivo innanzitutto di fare del Trapani un esempio di società virtuosa».
Squadra nuova Molto rinnovata sarà anche la squadra. Qualcuno comunque rimarrà (Musso), così come troveranno spazio alcuni giovani dell’Under 18 che ha sfiorato la finale nazionale di categoria. Agatino Chiavaro ha già diversi nomi nel carniere «Facile trovare giocatori che dicano sì non appena pronuncio il nome Trapani» dice. «Stiamo formando una squadra che rispecchi il blasone e la storia di questa città – gli fa eco il tecnico Torrisi – con giocatori coscienti dell’importanza della maglia che portano addosso, che abbiano fame come la mia. In giro ci saranno tanti allenatori più bravi di me, ma pochi con la stessa fame della mia. Col suo modo di giocare (4-3-3 il modulo, n.d.r.) e di lottare la squadra deve emozionare i tifosi, farli innamorare in modo che ne abbia il sostegno. Un Trapani senza il pubblico è una squadra come le altre, col calore dei tifosi granata può diventare ancora più temibile». Ritiro fissato il 27 luglio in sede, dall’1 al 13 agosto preparazione in quel di Pergusa per poi fare rientro a Trapani.