Serie C. Verso i playoff, Vivarini prepara l’assalto decisivo: «Catanzaro, merita di sognare»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Catanzaro che si prepara per i playoff.
L’occasione per sciogliere i muscoli e liberare le gambe, togliere la ruggine e «scaricare» un po’ dopo sei giorni di lavoro intenso. Il Catanzaro ha completato la prima fase della preparazione playoff con la sgambata in casa del Sersale, squadra della provincia che milita nel torneo di Eccellenza calabrese: differenza tecnica abissale, 10-0 il risultato, gol di Biasci e Sounas nel primo tempo, rigore di Vazquez, rete di Rolando, triplette di Bombagi e Bjarkason nella ripresa. «Per noi – ha sottolineato il tecnico Vivarini – era indispensabile un test del genere dopo una settimana in cui i carichi sono stati abbastanza pesanti. Oltretutto, trovare un avversario in attività in questo periodo si è rivelato molto complicato». Il Catanzaro giocherà un’altra amichevole, martedì prossimo, con il Mantova: oggi riposo, domani nuovo allenamento in sede, venerdì la partenza per il ritiro veneto di Veronello, dove il gruppo resterà fino a mercoledì completando la seconda fase della preparazione. La terza, di rifinitura, si farà in Calabria e condurrà dritta all’andata dei quarti di finale di martedì 17. Allo stadio Ferrarizzi 500 tifosi fra cui tanti bambini e un centinaio di sostenitori arrivati da Catanzaro: «Il nostro pubblico può essere un fattore importante come 12° uomo – ha aggiunto Vivarini -. Questa è una piazza che merita di sognare e di vincere anche per i tanti investimenti importanti fatti dalla società. Ci vorrebbe la ciliegina sulla torta, noi ce la metteremo tutta, a chi è venuto qui a vederci ho chiesto di starci vicino».
Applicazione L’allenatore abruzzese ha ruotato, fra primo e secondo tempo, tutti i calciatori a disposizione confermando gran parte delle coppie abituali: la catena destra-centrodestra formata da Bayeye e Sounas come il tandem di attaccanti composto da Iemmello e Biasci, i due assi si sono stimolati parecchio fino all’intervallo al di là di un andamento al piccolo troppo. Vivarini ha anche proposto un paio di esperimenti: Bjarkason si è mosso da mezzala o trequartista come fa nell’Islanda Under 21, Carlini ha giostrato da play vero e proprio nella ripresa (nel primo era toccato a Maldonado) in luogo dell’affaticato Cinelli (che non è stato rischiato al pari di Cianci). «Non dovevamo spingere più di tanto per non rischiare infortuni – ha spiegato il coach – la squadra c’è stata con la testa e con l’applicazione, anche se le sensazioni che ricevi da gare del genere sono tutt’altra cosa rispetto alle tensioni delle partite ufficiali».
Concentrazione A Veronello comincerà un tipo di lavoro diverso: «Il ritiro è voluto perché è difficile restare concentrati due settimane qui da noi con le giornate di sole e la gente in vacanza, non c’è l’atmosfera giusta per preparare partite tanto intense. In questi playoff la maggior parte degli incontri è stato disputato ad altissima intensità – ha fatto notare Vivarini – di conseguenza bisogna allenarsi e rimanere concentrati su quegli standard per adattarsi a dovere. Era fondamentale partire e ricompattarci come squadra». L’obiettivo è disinnescare i problemi che possono creare tre settimane senza partite ufficiali: «La prima uscita è sempre quella più complicata – ha ammesso il tecnico – ma il turno con andata e ritorno può aiutarci a gestire meglio le cose. Inizierà un altro campionato in cui dovremo dimostrare di avere cervello, equilibrio e consapevolezza dei nostri mezzi: abbiamo tutti i requisiti per farcela».