L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un’intervista a Strizzolo il quale parla di serie B e del Palermo.
Oggi contro il Lecco torna al Braglia dove ha segnato due dei tre gol in campionato. Luca Strizzolo sta timbrando il cartellino come il più puntuale dei dipendenti. Oggi lavora stabilmente per il Modena dove era arrivato a gennaio in prestito. Due stagioni di fila in un club per lui è insolito. Con l’eccezione del triennio a Cittadella, ha sempre rifatto la valigia: dieci squadre diverse in 14 anni. «Ho viaggiato tanto, ma non sempre è dipeso da me. È stata dura all’inizio, rimbalzato di qua e di là. Ma voglio pensare solo al presente. Per ora sono qui e giorno per giorno faccio di tutto perché in futuro io possa avere un po’ di stabilità».
Ha voluto la conferma al Modena, aveva bisogno di certezze come a Cittadella? «Sono arrivato a gennaio e ho trovato un ambiente in cui si poteva lavorare bene, un bellissimo gruppo e una società ambiziosa. La città è molto calorosa, il pubblico e la curva ci incitano in maniera forte e positiva. Tutti elementi per rendere al meglio».
Un club con storia e pubblico. E un progetto ambizioso? «Sì, anche per questo ho chiesto di poter tornare qui».
Che tipo è Bianco? «Uso tre aggettivi: schietto, lavoratore, perfezionista».
Sono una prima punta ma mi adatto: cosa significa? «Che sono disponibile a fare diversi ruoli. A Cremona ho fatto la punta esterna, a Pisa anche l’esterno nel 4-4-2. Mi metto a disposizione della squadra».
Ci ha messo tre minuti ad andare in gol all’esordio casalingo «Bellissima sensazione che non avevo mai provato. Poi in casa, davanti al nostro pubblico…».
Cosa serve per andare in Serie A, lei che due anni fa ci è riuscito con la Cremonese? «Non esiste una ricetta. Dico costante lavoro giornaliero, gruppo, ricerca dei particolari. Poi equilibrio e umiltà».
Il Modena può farcela? «Ora non si può dire. Sarebbe un azzardo».
E allora chi? «Parma, Venezia che ha un bell’organico e Palermo che ha fatto un buon mercato. E le retrocesse Samp, Cremonese e Spezia».