Serie B, si attende la terza promossa dopo Como e Parma: ecco quanto vale approdare in A
Dopo Como e Parma si attende di conoscere quella che sarà la terza promossa in serie A. Il Palermo ieri ha conquistato la semifinale battendo la Sampdoria e dovrà vedersela contro il Venezia. Questa sera si affronteranno Catanzaro e Brescia, la vincente affronterà la Cremonese. Una tra queste 4 squadre tornerà nella massima serie dopo la finale del 2 giugno.
Intanto “Calcio&Finanza” analizza quelli che sono i vantaggi economici per il club che approderà in serie A.
Ecco tutte le stime di Calcio e Finanza, basandosi sui ricavi della Serie A per il 2023/24,
Partendo dalla Legge Melandri che regolamenta le quote dei diritti tv da suddividere fra i club della massima serie:
– una quota pari al 50% è ripartita in misura identica tra tutte le società partecipanti al campionato di Serie A;
– una quota pari al 15% sulla base della classifica e dei punti conseguiti nell’ultimo campionato;
– una quota pari al 10%, sulla base dei risultati conseguiti negli ultimi cinque campionati;
– una quota pari al 5%, sulla base della graduatoria formata tenendo conto dei risultati sportivi conseguiti a livello nazionale e internazionale dalla Stagione Sportiva 1946/47 alla sesta antecedente a quella di riferimento;
– una quota pari all’8%, sulla base dell’audience televisiva certificata da Auditel;
– una quota pari al 12%, sulla base degli spettatori paganti che hanno acquistato il titolo di accesso per assistere alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre campionati.
In base a queste cifre, si può quindi stimare quanto valga la promozione in Serie A in termini di ricavi da diritti tv: come cifra minima, ci si aggira infatti intorno ai 26 milioni di euro, considerando la parte distribuita in maniera uguale tra i club e le quote minime riferite alle altre graduatorie.
Senza dimenticarsi poi il tema paracadute in caso di retrocessione per la stagione successiva, che può valere da un minimo di 10 milioni (in caso di neopromossa che torna subito in Serie B) fino a un massimo di 25 milioni (per chi retrocede dopo aver militato nel massimo campionato per tre stagioni anche non consecutive nelle ultime quattro).