L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di questa sera valida per i playout tra Brescia e Cosenza.
In 16 mila a spingere il Brescia, sperando si allontani dal baratro. Il Cosenza, ultima squadra battuta da Gastaldello durante la regular-season, si è già mostrata un osso durissimo. Cellino – al quale più volte è stato suggerito di non presentarsi allo stadio – ne ha passate troppe prima di fare i conti con una probabile discesa in C. Ora che i playout sono l’ultima speranza, si aggiunge una rimonta obbligata contro i calabresi.
E’ passato un mese esatto da quello scontro diretto del 1° maggio. L’auspicio è che per il Brescia si chiuda positivamente il cerchio di una stagione disgraziata. Gastaldello dovrebbe affidarsi al 4-3-2-1, oggi, al netto di come il tecnico farà ruotare gli uomini: Listkowski e Rodriguez attorno ad Ayè, favorito su Bianchi. Difesa senza Huard, al suo posto Mangraviti scivolerà sulla sinistra. Adorni, quindi, la novità da centrale assieme a Cistana. Bjorkengren in mezzo al campo è favorito su Ndoj. Galazzi potrebbe tornare tra i convocati.
La salvezza de l Cosenza di Viali passerà dal “Rigamonti” . Da Cosenza attesi oltre 1.000 tifosi per sostenere Rigione & C . Ieri mattina seduta di rifinitura a Coccaglia, in Franciacorta. Ancora dubbi su Marras che ha provato, e che forse partirà in panchina. Per il resto Viali “top secret”. Il tecnico non ha parlato alla vigilia . Si va dal classico 4-4-2 al 4-1-4-1 con Voca davanti alla difesa e Nasti unica punta. Oppure 3-5-2 con Zilli e Nasti in attacco. Se così fosse, il Cosenza avrebbe un centrocampo più robusto con i due esterni a spingere sulle corsie laterali. Da una parte Martino o Rispoli, dall’altra D’Orazio, il difensore-bomber del Cosenza. In difesa Vaisanen, Rigione e Meroni. In mezzo al campo Brescianini, Voca e Florenzi. Un Cosenza camaleontico.