Serie B Playoff. Stasera iniziano le semifinali, le probabili formazioni di SudTirol-Bari

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sui playoff di serie B in programma questa sera.

QUI SUDTIROL – La matricola terribile non vuole smettere di stupire: eliminata la Reggina, s’appresta ad affrontare il Bari, un’altra promossa dalla C, ma con alle spalle anni in massima serie ed esperienza da vendere. Senza timore reverenziale, con l’umiltà che ha contraddistinto una stagione formidabile, il Sudtirol ha messo nel mirino la finale playoff. Non ci sarà Masiello (oltre a Celli, Schiavone e De Col): venerdì sera, cadendo male, ha riportato la lussazione a un gomito e dovrà stare a riposo 20 giorni. Stagione probabilmente finita per il difensore, che difficilmente avrebbe preso parte alle due gare col Bari, considerati i burrascosi trascorsi (vedi coinvolgimento nel calcioscommesse) con i pugliesi, per i quali in campionato si era preferito evitare di convocarlo. Ci sarà, assolutamente, Daniele Casiraghi, l’uomo dai gol pesanti: dalla doppietta alla Triestina che valse il salto in B, il 23 aprile 2022, al gol segnato alla Reggina, all’89’ minuto (con la decisiva deviazione di Loiacono) di una gara tosta, ma finita bene. «Quei due gol sono ancora l’emozione più grande che ho vissuto in carriera, ma questa semifinale ce la meritiamo assolutamente, perché lavoriamo tanto durante la settimana, ci mettiamo a disposizione di mister Bisoli, a testa bassa e con grandi motivazioni. L’obiettivo, a inizio campionato, era la salvezza, ma ora vogliamo continuare a dare fastidio a tutti», ha spiegato l’attaccante, da quattro stagioni al Sudtirol. Per gli altoatesini, vincere anche stasera sarebbe fondamentale per levare al Bari parte dei vantaggi del piazzamento del campionato che, in linea teorica, consente ai pugliesi di qualificarsi alla finale con due pareggi.

QUI BARI – Il destino ha voluto che a disputarsi una delle due semifinali dei playoff di Serie B siano le due neopromosse che hanno stupito di più, Sudtirol e Bari. Una sfida, insomma, che mette a confronto due formazioni, una (quella altoaltesina) con una grande organizzazione di gioco e l’altra (quella pugliese) con più qualità e con il fattore San Nicola per la gara di ritorno (già oltre 30mila biglietti venduti). Entrambe si giocano in 180’ la possibilità di disputare la finale che potrebbe valere la promozione in A, col Bari che ha dalla sua parte il vantaggio di pareggiare entrambe le gare per passare il turno. Poi c’è il tecnico dei galletti, Michele Mignani, che non sta più nella pelle, nel senso che da esordiente in questa categoria non pensava di poter arrivare così in alto. «E’ vero che abbiamo un piccolo vantaggio sui nostri avversari – ha affermato il tecnico barese – ma non possiamo speculare su due pareggi. Sì, le motivazioni sono a mille – ha aggiunto – per me questa è una occasione unica e non so se mi ricapiterà ancora in futuro». Insomma, Mignani sta vivendo un momento unico della sua carriera da allenatore: «Quando da esordiente in B fai un campionato di questo livello quasi quasi ti dispiace che stia per finire. Mi ritengo un ambizioso con la voglia di vivere fino in fondo questo momento, perciò non vedo l’ora di giocarle queste partite». L’allenatore genovese è consapevole che quello che sta per affrontare è un altro campionato e assicura che la propria squadra sta bene: «Noi adesso ci siamo e ce la giochiamo al massimo questa occasione, non vogliamo lasciare nulla di intentato. Alla fine accetteremo qualsiasi risultato». L’ultimo pensiero è sul bomber Cheddira, fresco di un’altra convocazione da parte del Ct del Marocco: «La sua nazionale, in questo momento, è il Bari», ha tagliato corto Mignani. Sono out Pucino e Ceter. Un solo dubbio in formazione: Benali o Maiello come play.