L’ex arbitro Gianluca Paparesta, attuale proprietario del Bari, è finito sotto accusa dalla procura di Milano per rapporti sospetti con Lotito. Le indagini hanno portato al sequestro di alcuni documenti sia dalla sede della società che da quella della lega di serie B. In particolare l’oggetto su cui è concentrata l’indagine sono le fideiussioni depositate dalla squadra di Paparesta a garanzia dell’iscrizione: i finanzieri hanno scovato che 5,8 milioni su sette complessivi che sono serviti per l’acquisizione della società sono arrivati da Infront e Mp Silva, i due advisor dei diritti televisivi. Proprio da Infront sarebbero arrivati altri 470 mila euro che avrebbero salvato Paparesta dai controlli della Covisoc e della Federcalcio, poichè l’ex arbitro si sarebbe servito di questi soldi per il pagamento degli stipendi. Da tempo inoltre è stato messo in vendita il pacchetto di maggioranza della società, ma le indagini della Guardia di Finanza potrebbero aver fatto saltare tutto. Adesso solamente Lotito potrebbe salvare la società da una situazione critica, anche perchè la scadenza per il prossimo pagamento degli stipendi è imminente.