Serie B, la Reggiana prende Portanova, si scatena il caos. La protesta della tifosa: «Restituisco l’abbonamento»

L’edizione odierna de “La Gazzetta di Reggio” si sofferma sulle polemiche scaturite in casa Reggiana dopo l’imminente ingaggio di Manolo Portanova.

L’imminente arrivo del centrocampista Manolo Portanova sta inasprendo il dibattito tra i tifosi circa l’opportunità di questa scelta. Il centrocampista 23enne del Genoa dovrebbe aggregarsi in queste ore ai giocatori della Reggiana in ritiro a Toano – in prestito dal Genoa – anche se nessuna comunicazione è stata fatta dalla società. Era atteso già ieri, ma pare che il suo volo da Catania sia slittato a causa dell’incendio avvenuto nello scalo siciliano. Il caso è scottante, perché, come noto, Portanova è stato condannato lo scorso dicembre in rito abbreviato a sei anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo.

L’episodio si sarebbe consumato nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2021 in un appartamento di Siena. Il giovane ha presentato appello e l’iter giudiziario, dunque, non è concluso. La Reggiana ieri ha ricevuto la prima richiesta di disdetta da parte di una abbonata. A firmarla una tifosissima di Cavriago, Liusca Boni, che ha scritto una lettera alla società, che poi ha anche pubblicato sul suo profilo Facebook. «Guardi – esordisce al telefono – non metto minimamente in dubbio il principio costituzionale della presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva. Ma questo non toglie che, come donna, insegnante e tifosa della Reggiana sono contraria per motivi di opportunità all’arrivo di questo centrocampista. Evidentemente, la società avrà fatto delle considerazioni di carattere sportivo. Si tratta di un giocatore molto forte, che vestirebbe la maglia granata a condizioni di favore». Tanto basta, per altri sostenitori, per approvare il suo ingaggio.

Nella sua lettera Liusca Boni bolla questa operazione come «cinismo sportivo». Perché «pur di avere ad un prezzo stracciato un buon giocatore a centrocampo, la Reggiana ha scelto di fregarsene della sensibilità di tutti quei tifosi che in questi giorni hanno espresso contrarietà. Inoltre, che sia un buon giocatore è tutto da dimostrare. È fermo da mesi e avrà la testa concentrata sul suo processo». La docente, che insegna inglese allo Zanelli, e da trent’anni sostiene i colori granata, ha fatto sapere alla società che «a queste condizioni non mi è possibile venire allo stadio ad incitare i vostri colori. Soprattutto, non mi è più possibile a scuola tifare i vostri colori. Il granata non sarà più il mio colore finché sarà vestito da Portanova». Pertanto, la tifosa chiede la restituzione dei soldi dell’abbonamento, che aveva sottoscritto esercitando il diritto di prelazione.