Serie B Gastaldello: «Brescia, il vento è girato. Palermo e Parma pronte per la A, ma devono stare attente…»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Brescia e riporta le parole di Gastaldello.

È cambiato il vento a Brescia. Dalla triste retrocessione nel playout all’inizio del nuovo campionato con due vittorie su due. In mezzo 94 giorni di attesa, con la riammissione da aspettare e una squadra da preparare. Daniele Gastaldello è stato un difensore arrivato anche in Nazionale con Prandelli, e in questa storia ha maturato un’esperienza che sicuramente gli servirà nella nuova carriera di allenatore.

Come si fa a trasformare una squadra retrocessa (sul campo) in una che la stagione successiva parte così bene? «Ok, siamo retrocessi, ma nell’ultimo periodo la squadra andava bene e proponeva un bel calcio, ci credeva ed è retrocessa solo per un gol al 92’, un episodio. Siamo stati bravi a ripartire proprio da quella mentalità».

Quanto ha inciso il mercato? «Parecchio. Sono arrivati giocatori funzionali e soprattutto con fame e voglia di mettersi in mostra. Vedi Borrelli: ha grande voglia, fisico e tecnica. O Paghera, che ha una carica devastante. O Moncini e tutti gli altri».

Come avete vissuto la lunga attesa per la riammissione? «E’ stato un periodo difficile. Non si poteva programmare il lavoro, non era semplice tenere vivi i giocatori senza l’obiettivo della partita. Però la squadra mi ha stupito, si è sempre allenata bene, dando il massimo con grande professionalità».

La Samp è il club a cui è più legato e contro il quale ha giocato l’ultima gara in carriera: come vede la sua situazione? «Già, sono stati 8 anni importanti. Ok, non è partita benissimo, ma da distante faccio fatica a giudicare, è tutto nuovo».

Arriva il Venezia: è possibile che con Parma e Palermo possano fare un torneo a parte? «Per organico sono le più pronte per la A. Ma devono stare attente, perché qui si può perdere contro chiunque, la storia della B lo insegna. Chi pensa di essere forte, non va lontano: vale per tutti, vale anche per noi».