L’ex tecnico Guido Carboni, intervistato ai microfoni di Pianetaserieb.it, si è espresso sul campionato di Serie B.
Di seguito le sue parole:
«Il Pisa quest’anno aveva alzato un po’ l’asticella, c’erano aspettative anche perché la società ha operato sul mercato in maniera abbastanza importante. Probabilmente il fatto che in questo momento non stia trovando continuità e lo aggiungi ad una classifica ibrida, li rende né carne né pesce. Bisogna trovare nuovamente risultati e continuità, un filotto di vittorie che gli permetterebbero di poter aspirare a fare un campionato importante per avvicinarsi alla vetta per giocarsi al meglio i play off. Ma in questo momento qui li vedo un po’ in difficoltà. Il giocatore in categoria ha grandi mezzi e può dare una grossa mano, non è mai semplice però subentrare a stagione in corso. Se si entra in una squadra già collaudata e con entusiasmo che le cose vanno bene hai meno responsabilità, invece entrare in un posto dove da te si aspettano molto può causare delle difficoltà, ma è sicuramente un giocatore che darà un contributo importante. Su Bari c’è da dire che ha cambiato tanto, perdendo dei giocatori importanti e quest’anno il problema più grande è quello di non fare tanti gol. È una squadra che segna troppo poco per poter pensare di fare un campionato di alta classifica, pur non subendo tanto. Sono troppi pochi i gol per poter essere nelle prime posizioni. Forse col senno del poi, nonostante Marino sia un grande allenatore, mi sembra sia stato troppo prematuro l’esonero di Mignani, che magari poteva correggere meglio in corsa conoscendo di più la squadra e l’ambiente. Anche il Bari è in una posizione di classifica che è poco fuori dalla soglia play out ma che allo stesso tempo può dire la sua se riesce a infilare una serie di partite. La squadra è forte, c’è da capire come mai non sta girando ancora a pieno. Il campionato di Serie B è affascinante perché anche quest’anno in classifica nel giro di cinque-sei punti c’è mezza Serie B. Il Parma sicuramente quest’anno ha una rosa importantissima per la categoria, un mix tra giovani e meno giovani e che esprime un calcio globale: hanno fatto tanti gol e hanno segnato un po’ tutti, e questo fa capire la bontà del lavoro di Pecchia. Dietro ci sono Venezia, Cremonese, Como e anche il Palermo che nonostante sia un po’ indietro ha una rosa importante. Il Como è forse la società più potente in B: hanno rivoluzionato, stanno comprando e credo che nei prossimi anni si sentirà parlare molto bene di questo club. Parma e Cremonese però mi sembrano aver trovato quella continuità che gli permetterà di poter staccare il biglietto direttamente. Ci sono tante squadre però che possono ancora entrare in questa griglia di squadre importanti. Rimane il Cittadella del mio amico Marchetti che tutti gli anni con un budget risicato riesce a fare cose importanti».