L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un’intervista a Angelozzi del Frosinone.
Quanto è importante, per un club di Serie B, poter attingere dal ricco serbatoio della C?
«Molto, anche in D ci sono giocatori reduci da qualche annata storta che però meritano una possibilità. Bisogna avere attenzione e si può pescare bene. Certo, i giocatori vanno seguiti come tutti, però c’è molto materiale. Ci vuole un po’ coraggio, però credo che la C sia un po’ sottovalutata visti i tanti giocatori che ci sono. Il Cittadella insegna, lo fa da anni e lo fa bene».
Che differenze ci sono rispetto agli stranieri che arrivano in Italia?
«E’ più facile il loro inserimento. Non è questione tecnica, è solo per l’ambientamento: parlo di allenamenti, di lingua, di alimentazione e tutto il resto. L’anno scorso ho preso un giocatore dalla C francese e ci sono voluti sei mesi, pur essendo forte».
Dopo Gatti e Zerbin, chi altro potrebbe fare il doppio salto?
«Noi abbiamo preso Moro che era a Catania: ce l’ha dato il Sassuolo quindi è destinato alla A, ma per arrivarci deve lavorare bene. E’ fondamentale questo passaggio in B, una categoria importante, un percorso fondamentale per la crescita dei ragazzi».