Serie B, Bari: Paparesta vende il 50% a Giancaspro
Gianluca Paparesta è pronto ad aprire il capitale del Bari Football Club 1908all’imprenditore molfettese Cosmo Antonio Giancaspro e lo farà a breve. Lo riporta oggi il “Corriere della Sera”. Non è la prima volta che il nome di Giancaspro viene affiancato a quello dell’ex arbitro: la prima volta accadde proprio quando Paparesta rilevò per 4,8 milioni il Bari a seguitodell’asta del maggio 2014 a cui partecipò anche la cordata Izzo-Canonico(spintosi fino a un’offerta di 3,2 milioni, senza rilanci) finanziata per l’appunto da Giancaspro. Il secondo punto di contatto risale a fine aprile scorso, ma in quell’occasione non se ne fece nulla: Romeo Paparesta, padre di Gianluca, smentì le voci del possibile ingresso in società dell’imprenditore molfettese. All’epoca il sostegno finanziario arrivò da Infront – advisor della Lega Calcio nella vendita dei diritti televisivi – con 470 mila euro legati, secondo Paparesta, a un contratto per il secondo sponsor di maglia (spazio pubblicitario che, ad oggi, Infront non ha ancora venduto). Quei fondi vennero utilizzati per il pagamento degli stipendi ai calciatori, evitando penalizzazioni in classifica: circostanza permise al Bari di risultare in regola ai controlli della Covisoc e che ha determinato l’inchiesta della Procura di Milano con l’ipotesi di «ostacolo all’attività di vigilanza» per la quale è indagato proprio Paparesta. Adesso, nell’imminenza della nuova scadenza di domani del pagamento degli stipendi (che pesano nelle casse del Bari, vista la sontuosa campagna acquisti della scorsa estate, per circa 400 mila euro mensili), il presidente biancorosso ha trovato il sostegno dell’imprenditore Giancaspro, attivo nei settori edilizia ed energie rinnovabili. L’ingresso avverrà con una quota del 50%: l’attività sportiva farà capo all’ex arbitro, quella economico-finanziaria all’imprenditore pugliese. La quota è stata valutata tra i 6 e gli 8 milioni di euro, variabile anche in funzione di un aggiornamento a giugno in caso di promozione in A. Sogno che ha fatto scartare a Paparesta l’ipotesi di vendere da subito il 100%.