Serie A: sponsor nell’occhio del ciclone – i dettagli

Dopo le polemiche per la sponsorizzazione di Intralot con Figc, un altro accordo commerciale con un bookmaker fa discutere il calcio italiano. Il nuovo caso, questa volta riguarda il contratto che ha permesso alla società russa con licenza a Curaçao 1XBet che ha legato il suo nome alla serie A. Esclusa l’Asia, il logo di 1XBet compare in sovraimpressione sulle immagini del nostro campionato e nelle pagine del sito della Lega cliccate dall’estero. Non in Italia, dove l’accordo di “virtual advertising” non vale e 1XBet non possiede la licenza dei Monopoli di Stato. Questa circostanza ha indispettito gli operatori autorizzati. Non a caso i Monopoli, con una comunicazione immediatamente successiva alla conclusione dell’accordo presentato a inizio novembre, avevano manifestato perplessità per l’intesa con un soggetto inserito nella “lista nera” in Italia. Anche la Francia si era mossa. L’ente regolatore del gioco transalpino (Arjel) aveva scritto ai Monopoli per denunciare l’aggiramento di 1XBet dell’inserimento nella black list di Parigi con un’attività basata anche sull’associazione al marchio della Serie A. L’operatore russo cerca di superare l’oscuramento sul web con continue variazioni della sua denominazione. Questo ha permesso a 1XBet di diventare uno dei principali operatori non autorizzati nel nostro Paese. L’ad di Infront Italia, Luigi De Siervo, ha spiegato che non è stata la Lega di A (e quindi nemmeno il commissario Tavecchio) a firmare questo contratto: «La Lega ha ceduto i diritti di presenting sponsor per i mercati internazionali a Infront che ha ceduto questi diritti alla società inglese ISGZ». Un doppio livello di intermediazione che chiarisce bene come sia difficile tenere tutto sotto controllo. Senza dimenticare la difficoltà di calibrare bene le scelte nel settore scommesse che ormai finanzia in modo massiccio il pallone: 12 squadre su 20 in A hanno sponsor provenienti dal mondo del gioco. In Premier League sono 9 su 20, un’invadenza che ha spinto esponenti laburisti a chiedere di vietare questi legami. Il contratto con 1XBet potrebbe rientrare nella categoria. Non a caso, in questo momento viene effettuato ogni tipo di valutazione su eventuali ripercussioni dei comportamenti in Italia dell’operatore russo sull’accordo. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Repubblica”.