Serie A: scoppia il caso Plusvalenze. Quei ragazzi stelle ma solo per il bilancio. Brunori vale più di Lucca?
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul caso Plusvalenze dubbie scoppiato in serie A.
Nei primi anni Duemila, per un’altra storia non troppo trasparente sulle sponde di Milano, uno dei ragazzi coinvolti si lamentava del fatto che i tifosi avversari per insultarlo gli urlavano «Sei una plusvalenza!». Perché questo diventano, i tanti – a volte ignari – giocatori scambiati per milioni che non esistono. Carne da bilancio. Prigionieri di valutazioni che quasi sempre ne impediscono un proseguimento di carriera “regolare”. E anche se i loro nomi ora finiscono nei titoli, sono più vittime che colpevoli. La lista delle operazioni finite nel mirino della procura federale ne illumina molti di cui pochi hanno sentito parlare, ma hanno già cambiato club per cifre apparentemente molto fuori mercato. Facciamo un esempio pratico che chiarisce il vero contenuto “calcistico”: Matteo Brunori è un attaccante di quasi 27 anni, nato in Brasile: nel 2019 la Juventus lo ha acquistato dal Pescara (con cui aveva giocato 10 partite) per 2,93 milioni di euro piazzandolo in Under 23, poi lo ha mandato in prestito all’Entella e ora è finito al Palermo. Nell’attacco rosanero ha “sostituito” Lorenzo Lucca, il gigante che fa già gola a molte big di Serie A: beh, il Pisa per prenderlo ha speso poco più di 2 milioni, meno di quanto la Juve ha “pagato” per Brunori dal Pescara (ed era passato dal Parma al Pescara per un milione…).
Non è certo l’unica operazione anomala, o la valutazione più “gonfia”. Perché se Pjanic e Arthur sono finiti a bilancio per 60-70 milioni ma tutto sommato sono centrocampisti affermati fa più impressione vedere conti da 7 cifre per perfetti sconosciuti. In questo senso, niente batte due pedine entrate nell’affare che ha portato Osimhen al Napoli. Si tratta di Ciro Palmieri e Luigi Liguori, finiti nei libri contabili di Lilla per 7 e 4 milioni (con Manzi, altri 4), ora giocano (poco) in Serie D. Palmieri, attaccante di 21 anni, è stato ceduto dopo aver giocato 18 partite con 2 gol nella Primavera, ma la maglia del Lilla non l’ha mai indossata: 0 gol in 22 presenze con la Fermana in C, neanche una da titolare, e 2 gol in 8 gare quest’anno con la Nocerina. Lo score di Liguori, ala di 23 anni, parla di un gol in 9 presenze con il Cosenza, poi cessione al Lilla, 15 presenze tra Fermana e Lecco nel 2020-21 e appena 26 minuti con l’Afragolese quest’anno.
Certo, le operazioni che la Juve ha allestito in giro per l’Italia e l’Europa sono anche più eclatanti, dal punto di vista delle valutazioni. Sulla tratta Torino-Barcellona, si segnalano Matheus Pereira, in blaugrana per 7,866 milioni e 37 presenze con 3 gol tra Segunda e Prima con il Barça B, e Alejandro Marques, bianconero per 8,2 milioni, attaccante di 21 anni, passato in estate in prestito al Mirandes dove ha giocato appena 2 partite da titolare. E ancora: Elia Petrelli, attaccante del 2001, è entrato nell’affare Rovella: 8 milioni lui, 10 Portanova per pareggiare i 18 del talentino del Genoa a gennaio 2021. Da allora, Petrelli ha giocato 12’ con la Reggina, ora è in prestito all’Ascoli ma non ha ancora visto il campo. Ha un curriculum molto più corposo Eric Lanini, punta di 27 anni passata dalla Juve al Parma per 2,385 milioni. In bianconero ci è cresciuto, poi ha girato l’Italia – Prato, Entella, Lanciano, Como, Westerlo in Belgio, Matera, Vicenza, Vicenza, Padova, Imolese con Dionisi, poi il ritorno alla Juve Under 23 -, un discreto curriculum poi proseguito con Como, Novara e Reggiana dove gioca adesso, in Serie C. Ma quasi 2 milioni e mezzo? Quasi la stessa valutazione di Edoardo Masciangelo, terzino di 25 anni in prestito al Benevento, che a gennaio 2020 passò dalla Juve al Pescara per 2,3 milioni. Non solo le grandi: mai sentito parlare di Stefano Palmucci o Marco D’Aloia? Il primo fu preso dal Parma a 3,09 milioni dal Pescara, ha 5 presenze nel calcio professionistico, è alla Turris in Serie C dove ha giocato 3 minuti quest’anno. D’Aloia, traiettoria inversa, ha 26’ divisi in due partite tra i pro’, con il Pescara, e ora è al Latina in C. Varrebbe 2,8 milioni, a guardare i bilanci. Sprecato, no?