Serie A “Promossi e bocciati” della 12^ giornata: la rinascita di Dzeko e il fallo killer di Lulic. Che gol Blanchard!
La 12^ giornata di serie A che ci lasciamo alle spalle è stata infuocata da sfide delicatissime come il derby tra Roma e Lazio, vinto dai giallorossi, il posticipo tra Sampdoria e Fiorentina, in cui i viola hanno conquistato i 3 punti continuando a mostrare un ottimo gioco. Dulcis in fundo la sfida salvezza tra Palermo e Chievo nella quale Iachini è riuscito a salvare la sua panchina portando a casa un 1-0 d’oro. Andiamo ad analizzare i “Promossi e Bocciati” di Ilovepalermocalcio.com della 12^giornata del campionato di serie A.
PROMOSSI
DZEKO: L’attaccante bosniaco sta diventando, settimana dopo settimana, il punto di riferimento offensivo dell’attacco giallorosso. La sua fisicità ed il senso del gol sono le armi migliori, ma il derby lo ha deciso grazie ad un rigore, seppur dubbio, che lui stesso si è conquistato. DECISIVO
BLANCHARD: E’ stato davvero uno spettacolo il gol che ha messo a segno il difensore del Frosinone contro il Genoa. Rovesciata da terra che si infila all’incrocio, con Perin che non ha potuto nulla. Dopo aver segnato alla Juve, ecco la sua seconda rete. DA ANTOLOGIA
KONDOGBIA: Partita di grande spessore, condita con un gol, quella del centrocampista francese. Una rete decisiva che fa rimanere i nerazzurri in testa alla classifica. E pensare che non era dato nemmeno tra i titolari. FONDAMENTALE
BOCCIATI
DE MAIO: E’ bastato davvero poco a Sebastien De Maio per tornare negli spogliatoi dopo l’inizio del match contro il Frosinone. Al 31′ ha scagliato la palla lontano, sotto gli occhi dell’arbitro, beccandosi il primo giallo e solamente cinque minuti dopo ha rimediato il secondo cartellino lasciando la sua squadra in 10 uomini per tutto il secondo tempo. SCELLERATO
LULIC: Non è una grande stagione per il bosniaco e questa settimana ha rischiato grosso. Intervento folle su Salah che l’arbitro non punisce con il rosso, sbagliando. Davvero una brutta prestazione. KILLER
HELLAS VERONA: Sempre più nell’oblio la compagine guidata da Mandorlini, che sembra davvero alla fine della sua avventura dopo tanti anni. Una squadra funestata dagli infortuni, ma che non può appellarsi solamente a questo fattore per giustificare una mancanza di gioco ed una fase difensiva davvero pessima. DA RETROCESSIONE