Il patron del Chievo, Luca Campedelli, ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” racconta il suo legame con il Chievo, parlando anche di Sorrentino: «Con il Chievo ho un legame morboso. Mio padre sognava il Chievo in A, è una questione di famiglia e una grossa responsabilità. Avrei preferito ci fosse lui a festeggiare le 500 partite, è stato il creatore di tutto. E anche il segretario storico Fiumi, gli amici di mio padre, Giusto e Garonzi, con cui tutto è cominciato. Il mio undici ideale? A parte Pellissier, che è nella storia del Chievo, escluderei i giocatori di oggi: Sorrentino, Moro, D’Anna, Yepes, Mantovani, Eriberto/Luciano, Perrotta, Corini, Franceschini, Amauri e Pellissier. In panchina Lupatelli, Marchegiani, Baronio, Barone, Barzagli, Tiribocchi, Corradi e Marazzina».