Il gruppo di investitori cinesi in trattativa per rilevare il Milan dalla Fininvest, nel corso dei negoziati iniziali con la holding della famiglia Berlusconi, avrebbe fornito documenti bancari falsificati per attestare la propria solidità finanziaria. Lo scrive l’agenzia di stampa internazionale Bloomberg, che indica come fonte Bank of Jiangsu, l’istituto di credito il cui nome falsificato sarebbe stato riportato sui documenti forniti dal consorzio cinese interessato al club rossonero.
In una e-mail inviata a Bloomberg nella giornata di ieri, Bank of Jiangsu ha affermato di non aver mai emesso alcun documento in con riportate le movimentazioni bancarie dei componenti della cordata di soggetti interessati a rilevare il Milan.
Interpellata da Bloomberg, Sino-Europe Sports Investment Management Co. Changxing, la società che dovrebbe rilevare il controllo del club rossonero, guidata da uomo d’affari Li Yonghong “non conferma di aver mai inviato un tale documento” senza fornire però ulteriori dettagli.
Sino-Europe, che nei giorni scorsi, secondo MilanNews.it avrebbe costituito altri due veicoli societari per portare avanti l’operazione (Sino-Europe Milan Sport e Sino- Europe Future Sport), ha ribadito di essere determinata a portare a termine l’operazione, che ha già visto il pagamento di una caparra da 100 milioni di euro a Fininvest.