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Serie A in tv. Le partite restano su Sky e Dazn anche per il 2024-29. Ma c’è una novità

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla questione relativa ai diritti Tv di serie A.

Le offerte delle tv sono arrivate a 900 milioni, quindi a un passo dalla cifra del triennio attuale (930). Ma non basta ancora a convincere tutti i club a procedere con l’assegnazione. Nell’assemblea di ieri l’amministratore delegato della Serie A, Luigi De Siervo, ha illustrato alle 20 società l’incastro migliore tra le combinazioni dei vari pacchetti: 700 milioni di Dazn più 200 di Sky. Mediaset resterebbe fuori perché con la partita in chiaro del sabato sera i due operatori a pagamento metterebbero sul tavolo cifre inferiori. Cologno Monzese sarebbe pronta a ripiegare su Coppa Italia e Supercoppa in final-four con 60-70 milioni a stagione.

Lo schema 2024-29 quindi sarebbe uguale a quello attuale: dieci partite di ogni giornata in streaming su Dazn, sette in esclusiva e tre in co-esclusiva con Sky. Con una differenza fondamentale per gli spettatori: la pay tv satellitare ha alzato notevolmente il suo compenso alla Lega rispetto agli 80 milioni del periodo 2021-24 avendo strappato diritti di scelta delle partite (pick) molto più vantaggiosi. Sky potrà mandare in onda molto più frequentemente di adesso le partite delle grandi, ovviamente con attenzione particolare a chi ha più tifosi: Juventus, Inter, Milan e Napoli. Così la finestra del sabato alle 20.45 vedrà quasi sempre una big in campo. Un gruppo di club, guidato da Lazio e Torino e formato da numerose provinciali, propende per assegnare a queste cifre nell’assemblea convocata per lunedì prossimo: per loro va benissimo una somma complessiva di 4,5 miliardi in un quinquennio. Un rassicurante orizzonte finanziario di lungo periodo. Con un altro elemento vantaggioso: Dazn ha promesso di pagare ai club una percentuale sugli abbonamenti, una clausola che potrebbe depotenziare le sirene di chi insegue il progetto del canale della Lega.

In realtà non è sufficiente. Napoli, Fiorentina e Salernitana tifano per l’avventura imprenditoriale autonoma. «La proposta dei broadcaster è molto bassa. Noi e altre squadre abbiamo espresso perplessità. Spingo per il canale di Lega, un atto di grande coraggio e modernità», dice Danilo Iervolino, proprietario della Salernitana. Dagli Stati Uniti è stato chiaro anche Gerry Cardinale, proprietario del Milan: «L’opzione della media-company è sicuramente da tenere in considerazione». Non a caso il club rossonero spinge per aprire le buste con le offerte dei fondi internazionali che intendono supportare il canale della Lega. Dello stesso avviso la Juventus con ancor più convinzione. D’accordo anche Bologna e Roma.

Con una controindicazione procedurale: l’apertura delle buste farebbe decadere le offerte delle tv valide fino al 23 ottobre. Col rischio di dover ripartire da zero. Almeno teoricamente perché, secondo diverse società, sarebbe comunque scontato fare affidamento su questa soglia minima. I prossimi sei giorni saranno decisivi per capire se lunedì prossimo ci saranno i 14 voti indispensabili per assegnare i diritti tv 2024-29 a Dazn e Sky.

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Redazione Ilovepalermocalcio