L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul covid e la serie A con tante gare a rischio.
Ora pure la Serie A è alle corde. L’assalto del Covid ha aperto nuovi, pericolosi, fronti che mettono a rischio diverse partite del campionato che ricomincia domani. Molto difficile che si giochi Salernitana-Venezia, con i campani ancora bloccati in quarantena dalla Asl e il club che ha chiesto il rinvio (negato) alla Lega. Segnali preoccupanti arrivano pure dal Verona (dieci positività, di cui otto fra i calciatori) e dall’Udinese (nove e sette) che mettono a rischio i viaggi delle due squadre a La Spezia e a Firenze, anche se le autorità sanitarie locali si limitano a monitorare la situazione. Nel pomeriggio è scattato l’allarme pure a Napoli, dove sono stati trovati altri positivi: il tecnico Spalletti, Mario Rui e Malcuit. In più un giocatore della Primavera e un altro membro del gruppo squadra: il timore è che la lista si possa allungare ridestando i vecchi fantasmi del famoso Juve-Napoli rinviato nell’ottobre 2020 proprio per l’intervento delle Asl partenopee. Oggi nuovo giro di tamponi: sarà decisivo. Un discorso simile c’è al Torino, dove siamo a quota cinque calciatori contagiati: anche qui si attendono i test di oggi, nuove positività potrebbero provocare un intervento della Asl. Siamo a quota 87 contagiati in Serie A, solo la Lazio finora sta passando indenne in mezzo alla tempesta. Il campionato barcolla.
Blocco Asl. Nella geografia dei contagi calcistici, il cerchio più a rischio è ancora quella di Salerno. Pensare che la sfida con il Venezia avrebbe potuto rappresentare l’inizio di una nuova storia con l’esordio della nuova proprietà che fa capo a Danilo Iervolino. E invece ecco questa conta disgraziata, con 11 casi e i loro contatti stretti messi in quarantena. Chi per cinque giorni (i possessori di green pass) e chi per 10 (chi non ce l’ha). In pratica, la Asl è andata oltre i limiti del decreto di Natale (che prevede l’azzeramento della quarantena per i contatti stretti vaccinati o guariti dal Covid) considerando il contesto un vero e proprio cluster.
«Ci presenteremo regolarmente a Salerno con senso di responsabilità», dice il vicepresidente del Venezia, Andrea Cardinaletti. Ma le possibilità che si giochi sono ridotte al lumicino. Qualche speranza potrebbe esserci per il successivo match della squadra di Colantuono con il Verona. Verona che però è pure lui alle prese con il rischio focolaio. Il calendario rischia di diventare un risiko. Quanto alla dinamica “squadra fermata dalla Asl/conferma della partita da parte della Lega”, in questo momento non è il principale dei problemi. Si è già verificata nel caso della partita saltata a Udine prima di Natale. In questo contesto è difficile pensare a sconfitte a tavolino, memori delle decisioni della scorsa stagione del Collegio di garanzia.