«La famiglia del calcio europeo ha un cuore grande e quello italiano è in prima fila nell’aiutare la popolazione ucraina – dichiara il presidente federale Gabriele Gravina – la FIGC si è mostrata subito responsabile mettendosi a disposizione della Federazione ucraina per qualsiasi necessità e facendosi carico dei costi del tesseramento e della copertura assicurativa per i giovani in fuga dalla guerra che desiderano giocare a calcio in Italia. Grazie alla UEFA, al presidente Čeferin e a Roberto Rosetti, che ha mostrato una sensibilità straordinaria, e all’AIA, che si è attivata immediatamente, ci siamo organizzati per inviare un altro messaggio importante in favore della pace accogliendo nella squadra degli arbitri italiani la collega Monzul per consentirle di continuare a svolgere la sua professione ad alto livello».