Tra una notizia di mercato (rigorosamente in uscita) e l’altra, il 18 luglio è iniziata la campagna abbonamenti 2016/17. Una campagna abbonamenti senza botti, né entusiasmo, da parte dei sostenitori. Poca infatti l’affluenza in questi primi giorni presso i botteghini del “Barbera”. In tantissimi i tifosi che, vista la mancanza di acquisti in questa finestra di calciomercato, hanno deciso di non rinnovare il proprio abbonamento. Molti di loro si sono espressi in merito alla questione attraverso la pagina facebook di Ilovepalermocalcio.
Tra tutti coloro che criticano l’operato del presidente, e che quindi non si abboneranno, c’è Giuseppe D’Aiuto che scrive: “Caro presidente, prima dell’abbonamento i tifosi si aspettano una campagna acquisti di un certo rilievo. Capisco che lei adesso ha un certo rancore verso quella tifoseria che lo ha contestato, ma in futuro non si lamenti se ad abbonarsi dovessero essere i soliti quattro gatti”. Dello stesso avviso è Danilo Comandè che ha scritto: “Il Palermo non è andato in B quest’anno, ma Zamparini ci proverà il prossimo anno. Dunque, perché abbonarsi? Per quanto mi riguarda il Palermo può giocare pure al Velodromo, tanto ci saranno sempre 5.000 spettatori a partita. Il tifoso palermitano che tifa veramente Palermo merita rispetto”. Claudio Cerruto, invece, critica chi ha deciso di abbonarsi: “Non iniziate a dire che allo stadio bisogna andarci per la maglia o che siamo tifosi a convenienza. Io allo stadio ci vado per vedere il bel calcio! questa società non merita un euro. Zamparini, acquista giocatori degni e poi sarò felice di stare seduto in curva”.
Ad abbonarsi, per esempio, sarà Filippo Artioli, che si espresso così in un commento sulla nostra pagina Facebook: “Io mi abbonerò come sempre, nonostante tutto. Però posso comprendere perché molti di voi non lo faranno. Io mi abbono perché amo questa città e questa maglia e il non andare allo stadio mi renderebbe vuoto. Io guardo ogni partita come fosse la prima volta ovvero con gli occhi spalancati e innamorati perché vi giuro che a me del risultato dei giocatori, dei presidenti, degli allenatori non me ne frega molto. Sì certo mi piacerebbe avere una squadra forte, ma nonostante tutto io sarò sempre lì, perché io al Barbera mi sento a casa”.
C’è anche chi, come Daniele Lo Cascio, pur volendo abbonarsi non può a causa della lontananza da Palermo, e in modo sarcastico dice: “Complimenti a chi vive a Palermo ma decide di non andare allo stadio. Avete mai sentito parlare della maglia? Il vostro rifiutarvi di abbonarvi è un’offesa per chi come me abita in un’altra città e non può abbonarsi. Io da catanese nato a Catania, da padre palermitano, vorrei con tutto il cuore potermi abbonare, ma la lontananza non me lo permette”.
In conclusione, Aurelio Daidone ci tiene a giustificare la sua decisione di non sottoscrivere l’abbonamento: “Il non abbonarsi non significa non amare la squadra, ma prendere distanze da questa società. E poi, come se non bastasse, non viene mai fatto un omaggio agli abbonati che pagano a libro chiuso per poi vedere nel bel mezzo della stagione i prezzi dei biglietti ridotti. Dopo 13 anni di abbonamento, quest’anno ho deciso di non abbonarmi, mi spiace per la maglia ma la società non lo merita”.