L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla sfida tra Catanzaro e Padova.
QUI CATANZARO – Iemmello è l’uomo su cui punta a occhi chiusi il tecnico Vivarini: freddo nella finalizzazione, intelligente nelle letture di gioco, superiore per tecnica. «Più aumentano le responsabilità e più mi carico», ha detto spesso il 30enne, sceso dalla B a gennaio (in prestito dal Frosinone) per fare il salto con il Catanzaro, il club della sua città. Per Iemmello (come per il Catanzaro) i playoff sono tabù: non li ha mai vinti anche se ci andò vicino nel 2016, quando trascinò il Foggia (5 gol in 5 partite) fino alla finale persa contro il Pisa. Il bomber calabrese ritrova Oddo, con cui ha condiviso una delusione più recente: la retrocessione in C del Perugia nello spareggio contro il Pescara (2020). Nella serie dei rigori, uno degli errori decisivi fu quello dell’attaccante, che con Oddo ebbe comunque un buon rapporto (Iemmello segnò 16 dei suoi 19 gol stagionali nelle 25 gare con il tecnico abruzzese in panchina).
QUI PADOVA: Oddo ha sorriso alla partenza per la Calabria: sul charter sono saliti anche Ronaldo e Bifulco, in infermeria fino alla scorsa settimana. La piazza biancoscudata freme soprattutto per il ritorno del suo capitano, fermo per problemi muscolari dai primi di maggio. «Dal punto di vista clinico è guarito – ha assicurato l’allenatore -. Valuteremo se sarà una risorsa dall’inizio o a gara in corso». L’impressione è che il brasiliano possa partire titolare. Per Bifulco, invece, il posto in panchina è assicurato: sarà il cambio di Terrani. A Padova la corsa alla B dura ormai da tre stagioni e proprio Ronaldo è visto come la guida per il salto di categoria. Il numero 10 brasiliano ritrova il Catanzaro 9 anni dopo un’esperienza durata pochi mesi, e, soprattutto, dopo un’espulsione rimediata lo scorso gennaio in un’altra semifinale, quella di Coppa Italia di C.
I tecnici Vivarini ha dato peso alla sfida di stasera: «È una prima finale fra squadre attrezzatissime. L’affrontiamo con rispetto, ma anche esuberanza». Oddo: «Nessun timore per l’ambiente che troveremo, dobbiamo rimanere focalizzati sui nostri punti di forza che non sono pochi. Dovremo essere lucidi, sereni e umili».