Secondi in classifica davanti a squadroni come Parma, Genoa, Benevento, Palermo, Pisa. Grosso non si volta: «Il Bari nel cuore. Ma allo Stirpe niente sconti»
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Frosinone e riporta le parole di Fabio Grosso.
Fabio Grosso, sarà Frosinone contro tutti, proprio come piace a lei, anche quest’anno? «Noi lavoriamo quotidianamente per portare avanti ciò in cui crediamo. Il Frosinone prova a essere una squadra generosa e intensa in cui tutti debbono partecipare al raggiungimento degli obiettivi da perseguire».
Secondi in classifica davanti a squadroni come Parma, Genoa, Benevento, Palermo, Pisa. Bella soddisfazione. Può bastare? «La classifica ci rende felici. Ma ci sono squadre forti e vicine e non ci dobbiamo fare appagare da niente. Altrimenti non è possibile migliorare. Questo è un torneo tremendo e puoi perdere contro chiunque come abbassi il livello dell’attenzione».
Lo scorso anno a un passo dai playoff, l’obiettivo stavolta? «L’ultima è stata una stagione importantissima. Abbiamo conquistato 58 punti, arrivando a sfiorare i playoff, in altri tornei sarebbero bastati a tagliare traguardi importanti. Siamo stati a lungo in vetta, poi le gare che si sono accavallate per lo stop causato dalla pandemia, costringendoci a giocare 9 volte in un mese, ci hanno penalizzato. Ma abbiamo costruito un grande gruppo e abbiamo valorizzato tanti ragazzi. Quest’anno non vogliamo abbassare il livello dell’impegno. Ci sono tre squadre extra large Cagliari, Genoa e Parma, e almeno altre dieci pronte a competere per la A. Tuttavia, ce la vogliamo giocare contro tutti».
In A chi esprime il miglior calcio? «Mi piacciono Milan, Napoli e Atalanta. L’intensità di Gasperini è unica. Spalletti straordinario nella gestione. La sua squadra si fonda sulla condivisione di tutti a regole chiare e facilmente individuabili. Pioli ha un’empatia con i suoi che è sintomo di una grande coesione che consente ai valori di emergere».
In B invece chi la convince di più? «Ci sono tante squadre che fanno le cose per bene. Ma è presto per i giudizi definitivi. Il torneo resta difficile da decifrare. Intanto, noto altri giovani in evidenza: la B è bella anche per questo».
A lla gente di Frosinone prometterebbe ancora la A? «Le promesse mi piace farle solo se posso realizzarle con certezza. Alla gente assicuro le stesse cose del giorno del mio arrivo: passione, lavoro e intensità. Cosa riusciremo a costruire lo diranno i fatti alla fine. Ora conta il Bari».