Secolo XIX: “Palermo-Sampdoria: lacrime, abbracci, messaggi. Lo sconforto blucerchiato nell’inattesa notte siciliana”
L’edizione odierna de “Il Secolo XIX” si sofferma sulla sconfitta della Sampdoria a Palermo e lo sconforto di squadra.
La delusione per la resa del Barbera, per il sogno Serie A svanito all’alba dei playoff, senza combattere. E l’orgoglio per il percorso di risalita in una stagione iniziata tra tante incertezze e disseminata di ostacoli. Sono questi i sentimenti prevalenti sul fronte blucerchiato dopo la debacle. Il Palermo era stato svolta per la rinascita, a Marassi. Palermo è stata ultima fermata, in un’amara notte siciliana. «Vedere i ragazzi piangere nello spogliatoio è straziante – ammette a caldo Pirlo – vederli distrutti dopo quanto fatto in stagione è la cosa più brutta».
Tra i più visibilmente affranti Esposito, Yepes, Borini, De Luca. E Darboe, infortunato, dispiaciuto per non aver aiutato i compagni. Ma il dolore è collettivo. Già dopo il triplice fischio Pirlo e lo staff vanno a consolare i loro uomini. Abbracci che proseguono nel piazzale con i pullman delle squadre, con lo stesso allenatore e il presidente Matteo Manfredi, affiancato dai consiglieri Matteo Molango e Alessandro Messina. E stamane a Bogliasco, la squadra si ritroverà per l’ultimo saluto in una stagione finita 15 giorni prima di quanto sperato.
«Non ho nessun problema a ripartire dalla Serie B, ho un contratto, c’è una società importante che vuole crescere», dice Pirlo a fine gara. Come dopo quasi tutti ko stagionali è solo lui a metterci la faccia. Pronto a riprovarci anche se è forte «la delusione, che ora viene prima di tutto». Perdere in un Barbera bollente e gremito, contro il Palermo del City Group, ci stava. Per la Samp era tutto in salita, neanche il pari sarebbe bastato. Ma c’è modo e modo di soccombere e il miglior Doria se la sarebbe giocata. Mentre non si è vista la fame di Serie A, il coraggio atteso.