L’edizione odierna de “Il Secolo XIX – La Spezia” si sofferma sulla gara che lo Spezia giocherà contro il Palermo.
Sulla sorte delle Aquile pesano tre punti interrogativi pesanti come macigni. Domani arriva al Picco il Palermo, partito tra le favorite alla promozione diretta prima di infilarsi in un tunnel di risultati opachi; il siluramento di Eugenio Corini, a favore dell’ex tecnico del Bari Michele Mignani, non ha portato fino ad ora la scossa che si aspettavano i tifosi, anzi.
Due punti nelle ultime tre partite e la sconfitta alla Favorita contro la Reggiana hanno portato una ventata di ulteriore sfiducia, mentre sul fronte delle motivazioni può pesare a favore dello Spezia il fatto che i rosanero siano comunque attestati in griglia play off con 5 punti di vantaggio sul Brescia e 6 sulla Sampdoria, attesi da due scontri alla portata contro Ascoli e Sudtirol.
La tappa successiva delle Aquile è la trasferta a Cosenza, che a quel punto potrebbe essere salvo e tutto sommato meno agguerrito: fondamentale che le Aquile riescano a muovere la classifica prima dell’arrivo al Picco del Venezia al capolinea della B, anche qui in base agli esiti delle due prossime sfide dei lagunari contro Catanzaro e Feralpisalò. Partendo dall’ormai sempre meno virtuale quota salvezzaµ a 43 punti, il calcolo delle probabilità parte dal Cosenza a quota 42: se la squadra dell’ex Antonucci e di bomber Tutino dopo aver asfaltato il Bari per 4 a 1 dovesse fare bottino pieno ad Ascoli sarebbe praticamente salva.
Ci non significa che nella partita successiva verrebbe allo stadio Picco senza motivazioni, ma di sicuro sarebbe molto più ardua da superare se non dovesse far punti, soprattutto in considerazione del fatto che l’ultimo round lo giocherebbe contro un Como ad oggi a 68 punti, secondo e in serie A diretta in coppia con il Parma, con tre sfide tutto sommato alla portata dei lariani come Cittadella, Modena e Cosenza. Veniamo alla Ternana, accoppiata a quota 37 nella sfida playoff se il campionato fosse già finito.