“Genova – L’estremità orientale della Grande Muraglia è tradizionalmente considerata ai margini del golfo di Bohai, col tratto conosciuto come “Il primo passaggio sotto il cielo”. L’estremità occidentale adesso è a Genova, Ferraris rossoblù. A est tocca il mare con la “Vecchia testa di Drago”, a ovest ferma gli avversari con la guida del vecchio drago Nicolas Burdisso. L’argentino oggi sembra più giovane che mai. Ai suoi fianchi il connazionale Ezequiel Munoz tornato ai massimi livelli e l’azzurro Armando Izzo, definitivamente esploso. Così, davanti a Perin che all’occorrenza ci mette del suo da campione dei pali, il Genoa ha edificato la miglior difesa interna della serie A. Soltanto 4 gol incassati a Marassi, al pari della Fiorentina (appena battuta) al Franchi, ma segnando di più: 12 reti contro 8. La retroguardia del Grifone è il top del campionato tra le mura amiche perché è la base su cui la squadra intera, partecipando alla copertura e poi lanciandosi all’attacco, ha costruito la sua imbattibilità interna (condivisa solo con Juventus, Roma e gli stessi viola) e il ruolo da ammazzagrandi. Ne sono passate 4 finora all’estremità occidentale della Grande Muraglia e hanno racimolato la miseria di un punto (il Napoli, 0-0) e di un golletto ininfluente su punizione (il 3-1 di Pjanic, ko pure la capolista Juventus). Detto della Fiorentina messa al tappeto nel recupero di giovedì, aggiungere la scoppola (3-0) al Milan. Ma non si chieda a Ivan Juric dell’etichetta di anti-big, lui sorride e rilancia: «Noi ammazzagrandi? Mi spiace non aver vinto anche con l’Inter a San Siro, come avremmo meritato…». Il Genoa deve ancora trovare il modo di portare in trasferta la sua difesa impermeabile, però nell’immediato, domani, c’è il Palermo al Ferraris”. Questo quanto si legge su “Il Secolo XIX”.