Il presidente del Pescara Daniele Sebastiani, subito dopo l’attentato, a caldo, aveva dichiarato a verbale di non avere indicazioni circa gli autori o mandanti del gesto, di non aver avuto nessun. Salvo poi parlare diffusamente alla stampa di un tentativo di estorsione per spingerlo a cedere la società a fine campionato. Ecco le sue parole riportate da “Il Messaggero”: «Se voglio comprare un abito vado in un negozio, chiedo il prezzo e pago. Se poi per comprare l’abito metto a fuoco il negozio questa è un’estorsione, non un acquisto».