«Non mi lascio intimidire, io sono qui. Se ci fossero persone serie davvero interessate alla società io ci sono. Mi spiace per la mia famiglia soprattutto, a cui sto togliendo molto, e per i pescaresi, che son brava gente e non da accomunare a delinquenti che bruciano auto. Sono un combattente, non mi sono mai esaltato e non mi abbatto nelle problematiche che ci sono, ma quello che è successo non ha nulla a che vedere con il calcio. Sono preoccupato per Pescara, i tifosi dovrebbero fare altro, non incendiare le macchine. Mi dispiace per la figura che Pescara fa a livello nazionale e internazionale dopo aver lavorato tanti anni per ricostruire una dignità sportiva, persa col fallimento negli anni precedenti. Pescara è nel mio cuore ed è questo che mi dispiace di più». Queste le parole del presidente del Pescara Daniele Sebastiani, ai microfoni di “Sky Sport”, dopo i fatti accaduti questa notte.