Sebastiani: «Oddo? Per tutti è diventato un imbecille, ma l’anno scorso…»
«Delle macchine non mi importa, si ricomprano. Più che altro il danno è alla città, si sporca l’immagine della piazza e si butta via il buon lavoro fatto negli ultimi 5 anni. Sono pronto a cedere il club e andare via a fine anno, basta che ci sia qualcuno di serio. Il Pescara però non me lo faccio estorcere da delinquenti e da atti intimidatori e non lo cedo perché devo scappare dalla città. Tanti chiacchieroni in giro dicono bugie, illudono la tifoseria e così si spingono le folle all’odio, su falsità evidenti che riguardano offerte, per acquistare la società, che io non ho mai ricevuto. Dicono che mi metto i soldi in tasca, che il Pescara ha preso 30 milioni di diritti tv, quando invece sono 18. Così si è istillata nella gente l’idea che io penso solo ai miei affari. Oddo? Sei mesi fa se avessi toccato Oddo invece di bruciarmi due macchine mi avrebbero tirato 30 bombe in casa. Era l’idolo di tutta Pescara. Oggi è diventato per tutti un imbecille ma per me non lo è, resta un bravo allenatore. Sì, sono una mosca bianca in questo calcio, il tecnico lo tengo perché la squadra è con lui, il gruppo lo segue. Poi sì, siamo limitati, in campo e fuori. Abbiamo poche risorse». Queste le parole del presidente del Pescara Daniele Sebastiani, intervistato dal “Corriere della Sera”.