Scuola: al via il 14, rischio manchino 300mila prof. Scontro aperto Pd-M5s sulla Azzolina

In una foto fornita dall'ufficio stampa della Camera, la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, con il volto coperto da una maschrina in aula per l'informativa del Presidente Conte, Roma, 30 aprile 2020. ANSA +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++ ++ HO - NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++

Le scuole italiane rischiano di riaprire il 14 settembre con le cattedre vuote e poco personale scolastico, nell’anno in cui di docenti e Ata c’è massimo bisogno. Se è vero infatti che oggi il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha firmato il decreto per l’assunzione a tempo indeterminato di 84.808 docenti – “una buona notizia per gli insegnanti precari e per gli studenti che avranno così garantita la continuità didattica”, ha commentato il ministro – il problema è che alla fine le assunzioni in ruolo dei docenti, specialmente al Centro-Nord, rischiano di essere molte meno: c’è chi parla di sole 30 mila. Ne mentre si è aperto un nuovo scontro tra il M5s e il Pd dopo le parole del capogruppo dem al Senato Marcucci che ha definito “inefficiente” il contributo della ministra dell’Istruzione Azzolina nella preparazione del rientro a scuola il 14 settembre

Come riporta “Ansa.it”, si apre un anno scolastico con lo spettro di 250 mila-300 mila supplenti, anche perchè ai numeri attuali bisogna aggiungere l’organico Covid, circa 70 mila tra prof e collaboratori scolastici. Allo stesso tempo, avvicinandosi la data del rientro a scuola e contemporaneamente aumentando in questi giorni il numero dei contagi, ci sono docenti affetti da patrologie che stanno chiedendo di restare a casa.