Scuffia (Roccella): «Impossibile riprendere finchè non saremo al sicuro. Le società dilettantistiche…»
«Penso che si stia vivendo un momento di crisi profonda in tutti i settori, non solo nel nostro. È un po’ come stare in guerra. Io mi sto continuando ad allenare nel rispetto delle regole, quindi quello che riesco a fare lo faccio nel cortile di casa o nel salotto. Per il resto, mi divido tra il sistemare la casa e cercare di far stare bene mia moglie che è in dolce attesa. È molto difficile dire se si possa ripartire o meno. Io, dal mio punto di vista, penso che non ci siano i presupposti per poter ripartire, in quanto fino a quando ci saranno ancora contagi in Italia e nel resto del mondo, non saremo mai al sicuro. Però sono del parere che se questa pandemia cessasse totalmente nel giro di poco tempo, si potrebbe optare per giocare entro il 30 Giugno. Si, la paura è abbastanza diffusa, perché molte Società dilettantistiche vivono grazie agli incassi della Domenica o alle piccole sponsorizzazioni ricevute dagli imprenditori locali e in questo momento di crisi anche le piccole aziende, quelle che prima aiutavano concretamente le varie Società, non sono più in grado di poter garantire anche un aiuto minimo. Di conseguenza, ci troveremo sicuramente con molte realtà di Serie D costrette a fronteggiare una crisi profonda. Penso che questo rischio ci sia assolutamente, in quanto, come dicevo prima, con l’economia ferma e con lo Stato che in questo momento non si sta muovendo affatto per sostenere il nostro settore, si potrà andare incontro alla scomparsa di alcune piccole o non troppo solide Società dilettantistiche. Perché, parliamoci chiaro, molte squadre provengono da piccoli paesi e quindi non hanno un bacino d’utenza ed un supporto economico così grande da potersi permettere uno stop generale in questo momento, senza godere del minimo introito. Per quanto riguarda noi Calciatori, abbiamo dalla nostra parte l’A.I.C., ovvero l’Associazione Italiana Calciatori, che sta cercando quantomeno di arrivare ad un accordo con le Società per far sì che i nostri stipendi vengano salvaguardati. In questo caso credo che si debba prendere una decisione molto forte e decisa, perché tornare in campo e giocare ogni tre giorni non è una cosa fattibile, in quanto non avremmo il tempo materiale per poter ritornare in forma e quindi si andrebbe incontro a partite in cui, solo quelle compagini che possono contare su di una rosa più ampia, potranno dire la propria, mentre le realtà più piccole e meno blasonate rischierebbero di ritrovarsi nel calderone della zona retrocessione senza neanche accorgersene. Personalmente non suggerirei nulla, perché parliamo di una decisione non difficile, ma di più. Però, se dovessi proprio essere obbligato a decidere, opterei per congelare la classifica dell’ultima Giornata utile e completa. A parità di partite giocate si stabilirebbero promozioni, retrocessioni e permanenze dirette. Nel caso di arrivo a pari punti, si potrebbe tenere conto degli scontri diretti e successivamente della differenza reti. Però resterebbe sempre la problematica legata al numero esatto delle retrocessioni. Quante ne dovranno retrocedere? Due? Quattro? Non ci potrebbe mai essere una scelta giusta e meno polemica, in qualunque direzione si scegliesse di andare. Purtroppo Sì, questo stop è arrivato in un momento a noi molto favorevole, in quanto avevamo iniziato a mettere in cascina punti preziosi e avevamo comunque un calendario che in un certo senso veniva dalla nostra parte. Delle ultime otto gare avremmo dovuto disputarne cinque in casa e tre fuori, quindi avremmo potuto sicuramente dire la nostra per poterci salvare direttamente. Per quanto riguarda i miei compagni, devo solo ringraziarli per tutto quello che hanno fatto fino ad oggi. Non è un caso se si arriva ad essere la terza miglior difesa del Girone e se ci siamo arrivati non è merito mio, ma di tutti. Questo dato è maturato grazie al lavoro effettuato da tutto l’organico e alla costanza dimostrata in ogni singolo reparto. Ai tifosi e a tutta Roccella Jonica voglio solo dire grazie per esserci stati vicino anche nei momenti più brutti!». Queste le parole del portiere del Roccella, Tommaso Scuffia, rilasciate ai microfoni di “Tuttoseried.com” in merito all’emergenza Coronavirus.