PALERMO

Scomparsa Schillaci, il ricordo del cugino Maurizio: «Gli direi alzati e torna in campo»

Ai microfoni de “La Stampa”, dopo la scomparsa di Totò Schillaci, è intervenuto il cugino Maurizio. Quest’ultimo, ex calciatore tra le altre della Lazio, vive in strada e ha voluto ricordare alcuni aneddoti soprattutto sul cugino Totò.

«Se avesse ascoltato Zeman ne faceva 40, mio cugino nei due metri era devastante, la sua capacità di girarsi spalle alla porta e tirare unica, metteva in imbarazzo tutti i difensori. Siccome già sapevo ciò che Zeman volesse, glielo dicevo di ascoltare il tecnico. Fece 24 gol senza ascoltarlo, facendo di testa sua. Mi ricordo che lo voleva fare entrare negli ultimi minuti e lui si rifiutò.
Appena vedeva lo specchio della porta tirava con una forza tremenda.

Infortuni? Anche quando giocavo nella Lazio facevo solo degli spezzoni, avevo già dei problemi.

Cosa gli direi? Dai Totò alzati e torna in campo».

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Redazione Ilovepalermocalcio