All’uscita dalla camera ardente di Salvatore Schillaci, leggendario attaccante del Mondiale di Italia ’90, allestita presso lo stadio ‘Renzo Barbera’ di Palermo, è intervenuto Massimo Ferrero.
Ecco le sue parole riportate da “TMW”:
«Ho avuto la fortuna di conoscerlo: è stata e sarà per sempre un’icona del calcio. Mi meraviglio che qui oggi non ci sia chi ci dovrebbe essere. Purtroppo in azzurro attualmente non vediamo più calciatori come lui e infatti abbiamo mancato la qualificazione a due Mondiali consecutivi. A Totò dico “Hai un nipote che gioca a calcio (Francesco Di Mariano del Palermo, ndr) metti una mano su di lui è fallo diventare il nuovo Schillaci. Un aneddoto? La sua sicilianità. Quando ero qua per fare ‘Mary per sempre’ fra no c’era grande condivisione sul cinema e sul calcio. Persone come lui nel mondo del pallone non se ne trovano più perché un mondo che è cambiato molto. Lui è la dimostrazione che quando fai capire di essere in grado di fare qualsiasi cosa, di realizzare i sogno, il Signore ti chiama perché ti vuole con se. Perché i migliori li vuole al suo fianco. E questo mi fa proprio incazzare».