SERIE B

Sassuolo, si presenta Grosso: «Sappiamo dove vogliamo arrivare. Lotteremo con altre quattro squadre»

L’arrivo di Fabio Grosso come nuovo allenatore del Sassuolo segna un nuovo capitolo per il club. Durante la sua conferenza stampa di presentazione, Grosso ha espresso grande entusiasmo e gratitudine per l’opportunità di guidare la squadra, ringraziando i direttori Giovanni Carnevali e Andrea Palmieri, nonché la proprietà del club. Questo segnale di riconoscimento e rispetto per il team dirigenziale stabilisce subito un tono positivo per la sua gestione.

Grosso ha anche delineato la composizione del suo staff tecnico, che comprende figure chiave come Vaccariello e Carello, che si occuperanno dell’aspetto delle prestazioni fisiche, Carretta nel ruolo di match analyst e Longo come vice allenatore. L’approccio di integrare il suo team con le persone già presenti nel club indica la volontà di creare un ambiente collaborativo e coeso, essenziale per il successo sul campo.

L’obiettivo dichiarato da Grosso di “ripartire forte” riflette un desiderio di imprimere un’immediata impronta positiva e di ambizione. Questo potrebbe non solo rinvigorire la squadra ma anche entusiasmare i tifosi, instillando fiducia nelle sue capacità di guidare il Sassuolo verso nuove vette in Serie A. Con questa chiara visione e un piano solido, Grosso sembra pronto a lasciare un segno significativo nel suo nuovo ruolo.

Ecco le sue parole:

«Sono felicissimo e orgoglioso di essere qui oggi. Ringrazio il direttore Carnevali e il direttore Palmieri, anche alla proprietà per avermi dato questa opportunità. Vaccariello e Carello lavoreranno per le prestazioni fisiche, Carretta sarà il match analyst e Longo sarà il vice. Ci integreremo con le persone del club provando a fare un grande lavoro, cercando di ripartire, partire forte, quello sarà il nostro obiettivo. Obiettivo? Io sono sempre ambizioso come persona e mi piace migliorarmi e migliorare le persone che lavorano con me. L’obiettivo è ricostruire un qualcosa che questo club ha lasciato poco fa e merita. Sappiamo le difficoltà che ci aspettano, più di parlare di obiettivi cercheremo di mettere in sesto una formazione bella, una squadra solida per essere protagonisti in un campionato difficile come quello della Serie B».

«Il Sassuolo è una società che mi ha sempre stuzzicato, ha dei valori che mi rispecchiano, è una società che ha mostrato lealtà, coerenza e lungimiranza. Quando ho avuto l’opportunità di poter venire sono stato felice di poterlo accettare. Oggi siamo solo alla presentazione, ci sarà tempo per parlarne. La squadra arriva da una delusione ma dopo la delusione se si è bravi a saper mettere le cose al posto giusto ti togli tante soddisfazioni e questo è il nostro obiettivo. Nomi dai quali ripartire? Ve li darei ma potrei essere smentito. Parliamo ogni giorno con il direttore e sappiamo come possono essere queste situazioni, non sono mai definitive. Vorremmo fare affidamento su persone che hanno le caratteristiche che contraddistinguono il club, me e la dirigenza. Vorremmo avere a che fare con giocatori super motivati che mettono il club al primo posto. Ci sono tante situazioni e le affronteremo strada facendo. In questo club ci sono tanti ragazzi di qualità, che ha fatto un passaggio a vuoto e deve ripartire e vuole rifarlo, più che nomi è importante sapere il modo e su quel modo appoggiare i nomi di giocatori che vogliono restare e nomi di giocatori che vogliono arrivare».

Ci sono Boloca e Mulattieri qui, punterà su di loro? «Sarei contento se restassero perché sono ragazzi seri. Questa società è stata brava anche nel selezionarli. Io ne ho avuti due che l’anno scorso hanno partecipato e conosco le loro caratteristiche, sarei contento se rimanessero però sono discorsi prematuri, l’importante è che si metta al primo posto l’ambizione del club e il club, che ha voglia di riproporre quello che è sempre stato»

«Ambiente tranquillo? Troppo tranquillo o troppo agitato, non lo so. Conosciamo le caratteristiche del club e dell’ambiente, da lì bisogna partire per cercare di esprimere per un modo di giocare che ci contraddistingue nel tempo. Cercheremo di farlo, è un obiettivo ambizioso, ma lavorando sodo quotidianamente proveremo a ridare entusiasmo a un ambiente che un pochino lo ha perso ma crediamo di avere le doti per riportarlo dove merita. Modulo? È importante il modo più che il modulo, mi piace lavorare sul migliorarsi quotidianamente per essere in grado quotidianamente quando arrivano le sfide per far rendere i ragazzi al meglio. Sono convinto che avremo a disposizione giocatori di qualità, dovremo essere bravi a renderli coesi e partecipi di un progetto bellissimo».

«Campionato di B? Sono le sfide che ti fanno crescere. Siamo consapevoli delle tante difficoltà che derivano da un’annata difficile che ha affrontato questo club. Sappiamo le difficoltà che andremo ad affrontare, ci sono 4-5 squadre che vorranno protagoniste ma nasconde all’interno tante squadre che lo saranno. Il gap è meno ridotto rispetto alla Serie A e questo ti fa capire quanto i piccoli dettagli possano fare la differenza. Noi vogliamo costruire una squadra con obiettivi chiari e che sia in grado di andare dritti viso a viso con le difficoltà che non mancheranno mai, ma poterle affrontare e superare»

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Redazione Ilovepalermocalcio