Riparte dal via, il Sassuolo 2024/25. E il via è, simbolicamente, piazzale della Rosa, lo spazio antistante palazzo ducale che ieri ha tenuto a battesimo sia la squadra di Grosso che il Sassuolo Femminile. Presentate alla città nell’ambito di un evento che ha visto sfilare sul palco, oltre a tecnici e squadre, anche i dirigenti neroverdi. Primo tra tutti Carlo Rossi, che parla di “campionato del riscatto: siamo stati a lungo in A debbiamo tornarci il prima possibile”, ma poi anche e soprattutto Marco e Veronica Squinzi, che attraverso la Mapei sono il braccio e la mente di quanto si inventò loro padre Giorgio, vent’anni fa, prendendo il Sassuolo dalla C2.
«Si tratta di riorganizzarsi e ripartire e soprattutto crederci – ha detto Veronica, che del Sassuolo è vicepresidente – perché il traguardo è lì». A farle eco Marco (“siamo tornati indietro, ma ripartiremo. E noi vogliamo crederci”) e anche l’ad neroverde Giovanni Carnevali, che in tasca ha già «una visione del Sassuolo del futuro». Quello che riparte dal piano si sotto ma prova, dice l’ad, a “cercare, prima di tutto, di essere tutti uniti, di lavorare con umiltà e spirito giusto quello che è il nostro obiettivo. E questo obiettivo lo abbiamo tutti come primo pensiero, consapevoli che non mancheranno difficoltà: ma per dirla con la nostra propietà sappiamo che se vogliamo vincere possiamo vincere».
Questo il catalogo che scandisce la festa che si allunga dentro la serata, senza togliere alla serata l’entusiasmo c’è, né il mercato che terrà ancora a lungo banco guasta la festa. Nel frattempo, si raffredda la trattativa che avrebbe dovuto portare a Monza Andrea Consigli ed in neroverde il centrocampista Andrea Valoti: l’accordo prevedeva uno scambio tra società ma la formula è tuttora oggetto di discussione, anche perché radiomercato racconta di un Consigli non proprio entusiasta di trasferirsi, e la circostanza tiene il Sassuolo, e ovviamente il Monza, in standby.
In stanby, ma meno, anche l’addio di Erlic, schiuso dall’arrivo di Odenthal, ma per il centrale croato c’è la fila e lo si volesse cedere non sarà un problema. Come non sarà un problema cedere Laurientè, sul quale c’è la fila: allungatasi, ieri, con un sondaggio del Southampton che si aggiunge a Fenerbhace, Besiktas, Lazio e Parma.