Sassuolo, arriva Tutino? Grosso: «Pronti a fare grandi cose. Ma per chi retrocede…»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul mercato del Sassuolo e le parole di Grosso.
Quanti allenatori hanno già vinto la Serie B? «Tra gli allenatori di questa stagione, solo sei su venti hanno già vinto la Serie B. L’ultimo è stato Fabio Grosso, ora chiamato a riportare il Sassuolo in Serie A. Una sfida cruciale per lui».
Hai mai giocato al Monopoli? «Cioè? Da ragazzo sì, ma…».
Chi sbaglia deve ricominciare dal via. «Non mi ci rivedo. So benissimo cosa voglio: lavorare dove mi piace. Anche da calciatore ho fatto scelte particolari, a volte è andata bene, a volte no, ma non ho rimpianti. Mi piacciono le cose difficili».
Nel 2023 hai portato il Frosinone in Serie A, poi hai lasciato, subentrando in una situazione disperata al Lione e venendo esonerato dopo 7 partite.
«Lione è un posto stupendo, ci ero stato da calciatore. Da allenatore è andata male, ma l’esperienza mi ha formato».
Meglio tornare in Serie B? «Mi piace ripartire da una situazione come questa. Mi piace il Sassuolo, c’è un progetto ambizioso. La società ha fatto grandi cose e vuole farne ancora».
In questi mesi di inattività cosa hai pensato? «Ho avuto tentazioni ma non ci sono caduto, ho accettato solo il Sassuolo perché me la sentivo».
E Berardi? «Aspettiamo che recuperi al meglio. Abbiamo fatto una bella chiacchierata, è intelligente e ambizioso, sta solo pensando a guarire e sono certo che ne uscirà alla grande. Se a ottobre me lo ritroverò in squadra sarò solo contento: lui è fuori categoria».
Hai trovato quattro giocatori che avevi già allenato. «Mi conoscono, sanno cosa voglio. Su Turati, Boloca e Mulattieri potrò contare, su Moro dipende dal mercato».
Tanti confermati, tanti di ritorno dai prestiti e qualche ragazzo della Primavera campione d’Italia. E i nuovi? «Stiamo compattando il gruppo. Ho trovato uomini che mi piacciono, il calciatore viene dopo: una bella scoperta».
È in arrivo Caligara, forse Tutino… «La squadra c’è, qualcuno andrà via e la società qualcosa ha in mente di fare: l’importante è che venga deciso in fretta. Di mercato parla il direttore Palmieri».
Chi è più forte di voi? «Siamo sempre bravi a fare i nomi degli altri. In realtà la categoria è tremenda, la Serie A se la giocheranno in tanti. Statisticamente è sempre complicato per chi è retrocesso, dobbiamo sovvertire il pronostico».