Sardegna: da lunedì si entra solo con tampone negativo e vaccino
La Sardegna è l’unica regione in Italia che risulta zona bianca, ovvero quella con più aperture possibili. L’edizione odierna del “Corriere della Sera” fa il punto della situazione sull’Isola che sta mettendo a punto un piano per evitare un nuovo aumento dei contagi. Mentre il virus corre e «tutta Italia si avvicina a passi lunghi verso la zona rossa», come ha sottolineato l’ex capo della Protezione Civile e attuale consulente della Lombardia Guido Bertolaso esprimendo senza mezzi termini quella che è la preoccupazione della maggioranza dei governatori, in Sardegna, prima e unica regione bianca del Paese, da lunedì scatteranno controlli e regole anti-Covid. Chiunque vorrà entrare nell’isola dovrà sottoporsi a tampone rapido. Lo ha annunciato il governatore Christian Solinas: «Da lunedì se chi arriva ha già un certificato che attesti la negatività al virus fatto nelle 48 ore prima dell’imbarco, una volta arrivato passerà da un percorso rapido e potrà uscire immediatamente dall’aeroporto. A chi non abbia avuto l’opportunità di farlo chiediamo qualche minuto del suo tempo per sottoporsi a un test rapido: se il risultato è di negatività si accede tranquillamente, in caso di positività scattano i protocolli previsti e quindi dovrà andare in quarantena se è un asintomatico».
Adesso che la Sardegna è zona bianca, il governatore vuole fare il possibile perché tale resti ancora per molto tempo. Soprattutto in previsione del periodo delle vacanze estive quando sull’Isola arrivano migliaia di turisti. «Vogliamo agire in questo modo per difendere la salute pubblica — ha spiegato Solinas —. In questo modo non difendo solo la salute dei sardi ma delle migliaia di cittadini del mondo che vengono in Sardegna per trascorrere una vacanza e non è giusto che contraggano altro. A aprile scorso l’abbiamo detto e ci deridevano: essere un’Isola il più delle volte è uno svantaggio. In questo caso invece potevamo andare a identificare gli accessi in porti e aeroporti perché sono un numero limitato». Proprio in vista dell’estate Solinas prevede di far entrare in Sardegna chi è vaccinato contro il Covid o chi si presenterà con un certificato di negatività al virus. «A chi fa il vaccino — ha spiegato — viene rilasciato un certificato di attestazione, e per loro non ci sono problemi».
L’auspicio del governatore è che la Sardegna diventi la prima Isola di queste dimensioni interamente immunizzata. Per questo, ha infatti spiegato, «stiamo insistendo per avere la possibilità di investire in una campagna massiccia di vaccinazione». Sull’isola sono state attivati oltre 50 punti per le somministrazioni «così da poter immunizzare tutta la popolazione in 30, 45 giorni». Intanto, nel primo giorno di operatività del piano vaccinale per gli over 80 sono stati 1.600 gli sms inviati dall’Ats ai nati fino al 1937 per l’adesione alla campagna di vaccinazione anti Covid-19. Di questi, 450 hanno già prenotato la somministrazione attraverso la piattaforma Sardegna Salute. Il messaggio contiene un link per l’adesione. Successivamente gli interessati saranno contattati dall’Ats per la comunicazione della data, dell’ora, del luogo in cui sarà somministrato il vaccino. Dal 15 marzo gli stessi sms saranno trasmessi agli over 80 nati sino al 1941. In Sardegna gli ultraottantenni sono 115mila. Si prevede di immunizzarne 87mila circa entro marzo e 23mila entro aprile. E la campagna di vaccinazione nell’isola utilizzerà gli hub e la rete già collaudati con l’operazione Ad Adiuvamndum, il progetto che ha messo insieme Regione, Ministero della Difesa, associazioni di volontariato e del sociale per eseguire test sierologici e tamponi. Per quanto riguarda i nuovi contagi, nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 101 casi su 4.717 test effettuati, con un tasso di positività dello 2,1%. Si registrano anche tre decessi (1.173 in tutto). Sono, invece, 192 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (-14), mentre restano 20 i pazienti in terapia intensiva.