L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le parole di Sannino in merito ai playoff di serie C e al Palermo.
Palermo e i play-off. «C’è di mezzo un vero amico, Baldini. Personaggio di rilievo e innovativo. L’ho conosciuto quando allenavo il Varese. Dopo ci siamo ritrovati sul lungomare di Forte dei Marmi o davanti a un bicchiere di vino parlando di calcio. Silvio è più integralista di me, la moralità prima di tutto e non abbassa mai la testa. A Carrara non si faceva pagare perché non voleva rotte le scatole da nessuno». Intanto ha vinto la prima fuori casa.
«Sono felice, un bel segnale. Gli auguro tutto il bene possibile. Gli faccio un sincero in bocca al lupo perché i play-off sono un terno al lotto, basta un particolare e sfuma tutto. Ha ragione quando pretende la massima applicazione. La Triestina è una buona squadra, ogni anno si ritrova agli spareggi, è una piazza importante, ha uno stadio da lasciarti sbalordito però il Palermo in casa ha fatto storia: grande pubblico, grandi emozioni e domani mi aspetto il Barbera pieno di calore ed entusiasmo».
Brunori è la rivelazione della C. «Salito alla ribalta improvvisamente, spero possa essere goleador irresistibile anche in questi play off. Per diventare da serie superiori, però, sarà necessario ripetersi. Mi chiedo piuttosto: ma prima non l’aveva notato nessuno? Allora, è stato bravo Baldini».
Brunori, e poi? «Luperini. Lo vidi a Catanzaro, all’esordio di Baldini, mi impressionò. Straripante è la qualità giusta. In C è sprecato».
Sannino verso la Nocerina, club di D gestito dagli americani. «Ci vedremo in queste ore per parlare e definire l’intesa. Ho 65 anni e, di recente, ho lavorato quasi sempre all’estero. Una volta era necessaria la gavetta, adesso un giocatore che smette allena subito. La Nocerina ha ambizioni e mi hanno fortemente voluto».