L’ex allenatore del Palermo, oggi alla Triestina, Giuseppe Sannino, intervistato da “La Gazzetta dello Sport”, ha raccontato la sua esperienza passate al Carpi e alla Salernitana, ma anche quella attuale. Queste le sue dichiarazioni: «Non ho accettato la Triestina per rivincita o per riscattare i fallimenti precedenti, ma perché amo il mio lavoro. Per me essere in serie C non cambia nulla, il lavoro è sempre lo stesso. A Salerno c’è stato qualche equivoco, a Carpi invece è stato un grande fallimento. Non sul piano sportivo, ma come scelta e per quello che ho dovuto subire. Mi hanno accusato di aver allenato una squadra di Eccellenza e multato di 10 mila euro, questo fa capire con chi avevo a che fare. In realtà ero andato a Finale Ligure a fare visita ad un amico, la sua squadra poteva vincere il campionato e la presenza di un tecnico di serie A poteva essere utile. Faceva molto caldo e mi sono messo in pantaloncini per dare due calci al pallone e fare due foto. Qualcuno di Carpi ha detto che li ho allenati e mi hanno multato. Uno schifo. Dal calcio ho avuto tanto, ma ho anche dato molto. Qualche delusione devi provarla, ma per quanto ricevuto sono molto felice».