San Tommaso, Alleruzzo: «Sarà molto difficile tornare a giocare. Non abbiamo gli stessi controlli di altre categorie»
Intervenuto ai microfoni di “Tuttoseried.com”, Fabio Alleruzzo, capitano del San Tommaso, si è espresso così in merito all’emergenza Coronavirus e alla possibile ripresa dei campionati di calcio: «Stiamo vivendo un periodo drammatico e assolutamente preoccupante, sia per la salute di tutti, sia per tutte le conseguenze future che deriveranno da questa pandemia. Un pensiero va a tutte le persone che per via di questo virus sono decedute e alle loro famiglie, a chi è affetto da questo COVID-19 e sta cercando di guarire e a chi sta lottando con tutte le proprie forze per aiutarci, come i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che ogni giorno fanno enormi sacrifici, rischiando sulla propria pelle di essere contagiati. Per quanto riguarda il Calcio, che in questo momento deve per forza di cose passare in secondo piano, la speranza è sempre quella di tornare in campo. Credo però che sia davvero molto complicato e difficile, perché soprattutto nei dilettanti è una cosa troppo rischiosa, visto che non abbiamo gli stessi controlli e la stessa tutela che hanno in altre Categorie, tipo Serie A e B. Prendersi una responsabilità così grande in questo momento è impensabile, così come credo sia altrettanto complicato giocare in estate inoltrata. Ovviamente è solo un mio pensiero, le decisioni del caso spettano a chi di dovere. Se si dovesse chiudere la Stagione anticipatamente, ci saranno in tutti i casi i contenti e i meno contenti, ma delle decisioni vanno prese assolutamente e in tempi ragionevolmente stretti. A mio avviso, annullare la Stagione e magari promuovere le attuali prime in classifica, potrebbe essere una soluzione. Ma è una cosa così difficile da attuare che faccio fatica pure ad ipotizzarlo. Ovviamente, qualsiasi saranno le decisioni intraprese dagli Organi competenti, la salute di tutti andrà messa sempre al primo posto e quando si avrà la certezza che questa non verrà messa a repentaglio, si potranno prendere decisioni concrete. Ma, ripeto, anche questo resta un mio personalissimo pensiero».