Sampdoria, Nicolini: «Sottil? Se vedi che il sistema di gioco non dà i frutti sperati hai il dovere di cambiare»

Enrico Nicolini, noto opinionista di “Forever Samp” su Telenord, ha espresso la sua delusione e frustrazione seguendo la seconda sconfitta consecutiva della Sampdoria contro il Pisa. Durante la trasmissione, Nicolini ha analizzato il difficile periodo che sta attraversando la squadra, sottolineando la scarsa prestazione e la mancanza di controllo in campo.

Ecco le sue parole:

«Capisco il voler difendere il proprio lavoro, qualche giustificazione gliela trovo pure cercando di salvare il salvabile. Non ci sarebbe stato nulla di male se avesse dichiarato che si è giocata la partita più brutta dell’anno contro una squadra forte rispetto a tutte quelle incontrate fino ad oggi e che ha risaltato i tanti difetti di questa squadra. Personalmente ero molto più arrabbiato dal pareggio contro il Cittadella, con il Pisa non c’è stata storia dal primo all’ultimo minuto, una squadra impotente. Bisogna capire il motivo di questi problemi. Esclusa la vittoria di Modena, la Sampdoria anche nelle partite vinte ha sempre fatto fatica non riuscendo a dare mai la sensazione di essere padrona del campo». E poi in casa, una volta sotto vai completamente in affanno. Contro Juve Stabia e Brescia specialmente è avvenuto quanto detto in precedenza, una squadra che si abbandona agli eventi; ma gli eventi bisogna combatterli. Quando sei sotto la Gradinata Sud me li mangio crudi gli avversari, coi sangue agli occhi, prendo il pallone, cerco di creare un pò di tensione e pressione nell’arbitro. Purtroppo è una squadra che non ha reazione. Sul discorso esonero? Per me è sbagliato dare una deadline ad un allenatore, non può essere una partita a determinare un esonero o meno. Quello che rimprovero a Sottil è che non hai provato a cambiare la tattica e il sistema di gioco. C’è una tattica di principio e una tattica applicata, riporta Sampdorianews.net, quella di principio ti permette durante la settimana di preparare la partita in funzione dell’avversario; quella applicata la applichi durante la gara. Io non critico la prima, ogni allenatore ha una proprio idea di gioco, poi però hai il responso del campo. E’ questo che va contestato all’allenatore, se vedi che il sistema di gioco non dà i frutti sperati hai il dovere di cambiare per provare a svoltare le sorti della partita».