PALERMO

Sampdoria, Nicolini: «A Palermo, con Tutino centravanti, non migliora il potenziale offensivo. Il modulo…»

Nel profondo degli studi di “TeleNord”, Enrico Nicolini, ex calciatore della Sampdoria e analista tattico, si siede davanti alle telecamere per discutere delle mosse di Andrea Sottil in vista dell’importante incontro di Serie B contro il Palermo. Nicolini, con la sua profonda conoscenza del gioco e una carriera ricca di esperienze, offre uno sguardo dettagliato sui possibili cambiamenti tattici che potrebbero fare la differenza per la Sampdoria. Le sue osservazioni si focalizzano sulla disposizione difensiva e le scelte in attacco, toccando anche i risultati attesi e le strategie per il match imminente.

Ecco le sue riflessioni:

«In una situazione del genere qualsiasi cosa avesse poteva essere usata contro di lui. Rimango della mia idea: la mentalità può portare qualche punto in più, ma è il discorso tecnico-tattico che conta più di tutto. Questo significa avere un organico con giocatori complementari, dalla discreta esperienza, e mettere i giocatori nel posto giusto. In difesa non è tanto questione di mettersi a 3, a 4 o a 5: i giocatori sono quelli, e mancano di esperienza. Per Bellemo, Romagnoli e Silvestri ho condiviso la scelta, ma poi non hanno reso. Può capitare, non lo puoi sapere a priori. La difesa però ha parecchi giocatori giovani e questo condizione il fatto che i risultati siano sulla falsariga dell’anno scorso»

«Al netto dell’assenza di Coda, se inserisci Pedrola togliendo Coda non stai rinforzando l’attacco, anzi: paradossalmente lo indebolisci. A Palermo, con Tutino centravanti, non per forza miglioriamo il potenziale offensivo della squadra solo perché sulla trequarti hai Pedrola e Akinsanmiro. Il cambio di modulo, comunque, è abbastanza forzato, perché se l’idea era giocare sulla falsariga di prima con l’infortunio di Bereszynski la difesa sarebbe stata Riccio, Romagnoli e Vulikic. D’altro canto, però, non puoi delegare tutto all’attacco e sperare che Pedrola vinca le partite da solo.»

«Non possiamo puntare allo zero a zero, dobbiamo recuperare punti e vincere. In avanti dobbiamo osare. Lo sai che non si può arrivare primi o secondi, mancando così l’obiettivo di inizio stagione: quello che puoi fare è ripartire da zero, perché arrivare quinto o sesto diventa ora fondamentale. Prima di gennaio servirà fare punti e prestazioni importanti. Poi, con il mercato, puoi rinforzarti e arrivando quarto o quinto, se sei solido, puoi comunque puntare a vincere i play-off.»

VERSO PALERMO – «A Palermo secondo me puoi giocare tanto con il 4-2-3-1 quanto con il 4-3-3. Dal centrocampo in su nel primo caso hai Meulensteen e Kasami, sulla trequarti Depaoli, Akinsanmiro e Pedrola con Tutino punta centrale. Nel secondo caso si può arretrare Akinsanmiro sulla linea dei centrocampisti con Depaoli e Pedrola esterni d’attacco puri. Depaoli è più un esterno che un attaccante, è vero, ma in entrambi i casi hai gli uomini nei loro ruoli.»

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Redazione Ilovepalermocalcio