Sampdoria, Manfredi: «Serie A nel nostro Dna»
Il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” parlando in merito agli obiettivi per la prossima stagione e non solo.
Ecco le sue parole:
«Non ci nascondiamo dietro al fatto che questa società abbia la massima serie nel suo Dna. Il blocco del mercato è un fardello con cui fare i conti. Il nostro mister ha grandi capacità tecniche ed umane. Dovremo essere creativi e all’altezza delle aspettative. Non ci nascondiamo dietro al fatto che questa società abbia la massima serie nel suo Dna. Il prossimo sarà il 13° anno in B dal 1946 ad oggi. E il nostro progetto va dai tre ai cinque anni».
«Accardi è stato scelto dopo un processo selettivo durato mesi: ha vinto la B, conosce bene il nostro ambiente, sa lavorare con budget definiti, che troverà anche a casa nostra. Ha dimostrato pure di riuscire a individuare talenti e valorizzarli, la filosofia che deve prendere il calcio e prenderà la Samp».
«Il salary cap imposto dalla Lega di B è dieci milioni di euro e come già fatto l’anno scorso dovremo gestirlo. Vuol dire mettere il 40 per cento di ogni euro superiore a tale tetto come garanzia cash. Le nostre ambizioni ci impongono di dover considerare uno sforamento. La storia recente della B dice che le squadre promosse hanno avuto un monte ingaggi proiettato oltre i 20 milioni. Avere soldi e vincere non è scontato ma è un po’ più facile che farlo con budget sostenibili».