Come si legge su “Il Secolo XIX” se non fosse stato per il trasferimento alla Sampdoria ora Vladyslav Supryaga non correrebbe dietro a un pallone, lontano dalla barbarie della guerra, ma si troverebbe con un fucile in mano a difendere la propria patria. L’attaccante blucerchiato sta vivendo questo periodo con grande apprensione.
La paura per i suoi cari è aumentata a seguito della chiamata alle armi di suo padre (57 anni) e suo fratello maggiore (27 anni). La Sampdoria si è stretta attorno al ragazzo e, tra i blucerchiati, sono soprattutto Bartosz Bereszynski e Ronaldo Vieira a dare a Supryaga tutto l’aiuto possibile.