Sampdoria, dalla FIGC arrivano dei paletti: il piano di Barnaba non può avere esito positivo
L’edizione odierna de “Il Secolo XIX” si sofferma sul caso Sampdoria e riporta di alcuni paletti posti dalla FIGC.
La Federcalcio ha incontrato il CdA della Sampdoria, rappresentato dal Presidente Marco Lanna, dal vice Antonio Romei e dal consigliere Gianni Panconi. L’incontro ha chiarito quelle sono le linee guida per chiunque voglia accostarsi alla Sampdoria nel pieno rispetto delle norme.
Ecco le regole per chi vuole la Sampdoria:
In caso di costituzione di una NewCo e quindi di cambio di matricola di affiliazione alla FIGC, la nuova società non ha diritto al paracadute dopo la retrocessione in Serie B. Se la Sampdoria retrocede e viene comprata dalle mani di Massimo Ferrero mantenendo il medesimo numero di matricola ha diritto invece al paracadute.
Chi voglia rilevare il ramo sportivo della Sampdoria potrà farlo esclusivamente dopo una dichiarazione di insolvenza del tribunale (liquidazione giudiziale). L’art.52 delle NOIF non ammette il concordato.
Chi voglia rilevare il ramo sportivo della Sampdoria dovrà assumersi i debiti sportivi, garantire anche con una fideiussione i contratti in essere dei calciatori, per tutto il loro importo e fino alla scadenza. Tra questa voce e quella relativa ai debiti fiscali, mutui accesi per gli immobili, chi prende la Sampdoria dal fallimento dovrà garantire subito una fideiussione di 100 milioni di euro. La Sampdoria non può essere presa a zero euro.