Sampdoria-Cittadella, Evani soddisfatto: «Non potevo chiedere di più, fondamentale lo spirito di sacrificio»

Un colpo di testa di Sibilli è bastato alla Sampdoria per ritrovare il successo casalingo che mancava dall’8 febbraio. I blucerchiati superano il Cittadella a Marassi e si tirano momentaneamente fuori dalla zona retrocessione diretta: oggi, la squadra di Evani giocherebbe i playout proprio contro i veneti di Dal Canto.

Dal Ferraris arrivano anche le prime parole della nuova guida tecnica doriana, che si gode l’esordio con tre punti in tasca:
«Questi ragazzi potevano fare molto meglio ed è ciò che ho visto in questi giorni. Abbiamo cominciato coi concetti e finito col carattere. Poi ci sono stati alcuni problemi fisici, qualcuno aveva i crampi, ma c’è stato lo spirito di sacrificio giusto».

Evani non ha nascosto l’emozione vissuta nel tornare a Marassi:
«Già mentre venivo qui mi sono emozionato, l’ho detto ai ragazzi. Come potevano non emozionarsi loro e non restituire tutto questo affetto. Sono contento che siamo riusciti, anche in un modo meno bello a livello di gioco, a dare questa soddisfazione che i tifosi meritavano».

Una vittoria arrivata anche grazie a un cambio di sistema di gioco, con il passaggio dal 3-4-2-1 al 4-3-3:
«Il nostro credo» ha spiegato l’allenatore. Sul rendimento di Coda, Evani ha aggiunto: «In tre giorni non potevo chiedere tanto di più: il ruolo dell’attaccante è fondamentale, ha esperienza e può fare bene».

Infine un pensiero anche su Niang, presente in panchina nonostante la condizione precaria:
«Non si è mai allenato con la squadra, ma aver dato disponibilità è stato importante. Come qualità è un giocatore di categoria superiore».