A margine dell’assemblea degli azionisti, Alessandro Barnaba, finanziere romano interessato all’acquisto della Sampdoria, ha parlato in merito alla trattative per rilevare il club.
Ecco le sue parole riportate da “TMW”:
«Sono sei mesi che lavoriamo su questa operazione e abbiamo avuto da sempre a cuore in primis il salvataggio della Sampdoria per far sì che ci fosse un progetto per tenerla in Serie A e, quando ormai il progetto era svanito, per riportarla in Serie A il prima possibile. Questi sei mesi di lavoro hanno permesso al CdA di trovare un’offerta alternativa, siamo contenti e non possiamo che rallegrarci del fatto che il nostro lavoro ha aiutato a raggiungere l’obiettivo del salvataggio della Sampdoria. Ovviamente ci dispiace che non siamo noi l’offerta che ha vinto ma siamo contenti se c’è un progetto serio con persone, con un programma e una solidità finanziaria seria per dare a questi ragazzi quello che si meritano e a questa società quello che si merita. Non sappiamo i dettagli dell’operazione. Come piccolo azionista parteciperò ora all’assemblea, spero di avere tutti quanti i dettagli. Se sarà un progetto serio voteremo a favore, ovviamente. Se per qualsiasi motivo, nonostante ci avessero detto che fosse tutto chiuso tranne forse la parte con Ferrero, non dovesse andare avanti l’operazione noi continuiamo a monitorarla e siamo pronti a fare quello che dobbiamo fare nel caso questa offerta non dovesse andare in porto. Ovviamente fra i nostri investitori ci sono persone che hanno veramente a cuore la Sampdoria. Se potremmo portare avanti il nostro progetto faremo di tutto. Se invece quest’altro progetto va avanti ed è serio, lo supporteremo in tutte le maniere. L’aumento di capitale forzoso? Legalmente si può fare. Bisogna vedere cosa decideranno di fare con questa nuova opzione. Noi siamo qua per vedere esattamente questo».
«Se sono disposto a fare questo aumento di capitale per salvare la Sampdoria? Noi abbiamo i soldi già sul conto e l’aumento di capitale eravamo pronti a farlo. Hanno scelto un’altra opzione. Non conosco i dettagli dell’altra offerta, quindi non posso dire più di tanto. Il piano per pagare gli stipendi nel nostro scenario c’era. Visto che è stato perso tanto tempo, ormai non ci sarebbe stato il tempo di fare i pagamenti entro il 30 di maggio. Eravamo pronti a prenderci i punti di penalizzazione, ma dovevamo avere l’approvazione del Tribunale per poter fare il trasferimento di casse della società. Ci sono tutta una serie di cose che devono essere fatte, noi avevamo un piano per farle, ora non so cosa intendono fare loro. Non è più il mio piano su cui stanno lavorando. Se quest’altra cosa non dovesse andare in porto, un piano ce l’ho. Non so gli altri cosa vogliano fare e quanto tempo proveranno ad utilizzare per fare questa operazione. Ormai è stato speso tanto tempo a girare intorno a tante cose dicendo che le banche non avrebbero mai approvato una serie di cose che sembrano che siano approvabili. Vediamo. L’aumento di capitale forzoso è una di quelle strade che va perseguita se Ferrero non si presenterà. Vediamo. Era sicuramente una delle opzioni sul tavolo. Collaborare con Radrizzani? Non abbiamo bisogno di lui e lui non penso abbia bisogno di noi. Hanno voluto fare un’offerta alternativa. Un controsorpasso? Secondo me non è una questione di sorpasso o controsorpasso. E’ una questione se c’è un piano vero e serio oppure no. Dicono che c’è, io sono venuto a vedere di che si tratta».