Sampdoria, Accardi: «Tutta l’attenzione è rivolta al Palermo. Ritiro? Non una misura punitiva, Sottil ha piena fiducia»
Al rientro dalla sosta per i match di Nations League, ripartiranno tutti i vari campionati compreso quello cadetto. Il Palermo accoglierà, al Renzo Barbera, la Sampdoria che non sta affrontando un ottimo periodo di forma. Nella giornata odierna, il ds dei blucerchiati Pietro Accardi è intervenuto proprio per affrontare varie tematiche:
«Credo nel valore di questa squadra, non sempre però – dice – c’è stato l’atteggiamento giusto ed è anche colpa mia. Voglio che la squadra abbia la faccia di Sottil e anche la mia: aggressiva, cazzuta. Prima di chiedere ai calciatori chiedo a me stesso. Ritiro? E’ stato deciso non come una misura punitiva, ma come una soluzione per confrontarci ancora di più. Subito dopo la partita con il Pisa sono stati annullati i permessi. Dopo un confronto con il presidente, abbiamo preso la decisione del ritiro. Sono stati tre giorni intensi di discussione diretta con la squadra. Sappiamo in che momento ci troviamo. È stata una presa di coscienza collettiva, da parte mia, dell’allenatore e della squadra. Non siamo felici della situazione, ma siamo consapevoli di avere le risorse necessarie per ribaltarla. Difesa? Romagnoli, Bereszynski e Ferrari sono esperti. Ferrari sta meglio, nella difesa a tre hai tre esperti e tre giovani. Aspettiamo Ferrari e Veroli, gli infortuni incidono sulle scelte. A centrocampo Bellemo non è un playmaker. Meulensteen e Yepes sono giocatori che ricoprono quel ruolo, mentre Akinsanmiro è più dinamico e di gamba. Bellemo e Kasami sono profili simili, ma non dimentichiamo Vieira, che è un signor giocatore».
«Cosa non funziona? Il calcio non è una scienza esatta. Da parte di tutti, c’è stata massima professionalità e disponibilità negli ultimi quattro mesi. Però manca qualcosa che deve venire dall’interno, quel qualcosa che fa la differenza in Serie B. L’atteggiamento non è stato perfetto in tutte le partite. Noi scegliamo la tattica, ma il carattere è una responsabilità che ci riguarda. È un aspetto che in alcune partite è mancato. A volte sono arrivati i risultati, ma il carattere non deve più mancare. Sottil? Non è “a tempo”, ha la fiducia della società e della squadra. Anche lui sa che bisogna vedere un altro spirito in tutte le partite, sia nel primo che nel secondo tempo. Sul modulo il mister aveva già in mente di provare nuove soluzioni, cercando di recuperare alcuni giocatori importanti, ma per le loro condizioni fisiche precarie era necessario aspettare. Sul nuovo modulo, sarà lui a parlarne. Tuttavia, il cambiamento vero avverrà solo se cambiamo spirito, indipendentemente dal modulo. Mercato? Per quanto riguarda il mercato di gennaio, al momento non cerchiamo nessuno. Siamo concentrati a dare il massimo con la squadra attuale, con l’obiettivo di fare bene in campo, e tutta l’attenzione è rivolta alla partita contro il Palermo. No a stravolgimenti dal mercato. Tutino? Della Fiorentina su di lui non so nulla, ci aspettiamo molto da lui. Segreto sui convocati? Non li comunichiamo per non dare vantaggi agli avversari. Quando prepariamo le partite diamo già indicazioni agli avversari».