L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha realizzato un’intervista a Sasà Salvaggio in merito all’arrivo di Eugenio Corini sulla panchina del Palermo. Ecco quanto si legge: “L’effetto Corini si è fatto subito sentire. L’arrivo dell’ex capitano rosanero sulla panchina del Palermo sembra confortare l’ ambiente. Eugenio ha lasciato un’eredità di affetti in città che ancora vive: la storica promozione in Serie A e l’approdo in Europa la stagione successiva per Palermo sono pagine scolpite nella memoria. Da leader di quella squadra, adesso il popolo rosanero si aspetta che dalla panchina possa guarire un gruppo caduto in depressione per centrare una salvezza che oggi sembra un miracolo. Palermo intanto l’ha accolto con un sospiro di sollievo. Nessun bagno di folla nella prima giornata da tecnico rosanero, però qualche pacca sulla spalla all’aeroporto e alcuni selfie davanti allo stadio Barbera hanno dato la dimensione del sentimento popolare. ERA ORA Per rendersene conto basta sentire parlare un palermitano verace come Sasà Salvaggio, il comico palermitano accoglie l’avvento di Corini come una manna dal cielo. «Finalmente, è il caso di dire era ora – dice Salvaggio – perché Corini meritava una chance e perché non si poteva continuare ad andare avanti con questa sfilza di sconfitte. Mi dispiace per De Zerbi, però evidentemente qualcosa non funzionava più se la squadra non riusciva più a salvarsi. Certo, non stiamo parlando di fenomeni purtroppo, i limiti sono sotto gli occhi di tutti, però credo che Corini sia l’uomo giusto nel posto giusto al momento giusto». I motivi sono abbastanza chiari, ma Salvaggio va oltre. «Serviva per la squadra e per l’ambiente, è un’ex bandiera che ha dato tutto sul campo per questi colori – continua – richiamerà l’affetto dei tifosiche torneranno a sostenere la squadra. Inoltre è fermo da due anni, ma ha centrato due importanti salvezze col Chievo. Sa come si centra la salvezza e inoltre metterà un entusiasmo che conteggerà anche i giocatori. L’unico che può creargli problemi è Zamparini ma sono convinto che da qui a Natale lo lascerà lavorare in pace, e in questo periodo ci sono degli scontri delicati da vincere»”.